Stalking e riti esoterici Un arresto e otto indagati

La “mente“ dell’operazione è Simone Molinari, che abita a Forte dei Marmi. Avrebbe pagato anche dei “maghi“ brasiliani per danneggiare l’ex socio

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di Andrea Luparia

Forse non gli bastava essersi già fatto gli arresti domiciliari con successivo obbligo di dimora e avere un processo in corso, a Massa, dove rischia una condanna abbastanza pesante. Ci ha riprovato coinvolgendo, questa volta, diverse persone. Tra queste una guardia giurata al lavoro davanti a uffici sensibili. Protagonista della storia è Simone Molinari, residente in provincia di Como. L’uomo è stato arrestato dalla squadra mobile di Massa. Contemporaneamente ad altri otto indagati veniva notificato il divieto di avvicinamento alle vittime di questa brutta vicenda. Alla guardia giurata apuana, in particolare, veniva sequestrata la pistola e l’uomo è stato sospeso temporaneamente dal servizio. L’accusa per tutti è atti persecutori in concorso tra loro contro un giovane imprenditore di Massa e la sua compagna. Viene contestato anche un reato ”minore“ come la violazione della privacy e a Fahd Hannasiri, 25 anni, nato in Marocco ma residente da tempo a Carrara (gli inquirenti lo considerano il braccio destro di Molinari) l’esercizio abusivo di una professione. Il giovane immigrato, avrebbe fatto credere agli altri indagati di essere un detective, uno degli investigatori privati che si vedono nei film. Pagando cifre che variano dai 50 ai 200 euro, li avrebbe convinti ad alternarsi nei pedinamenti ai danni dell’imprenditore massese e della sua compagna. Fotografavano dove andavano, chi incontravano, osservavano la donna che accompagnava a scuola i bimbi! I coniugi avevano capito di essere spiati e si sono rivolti alla Polizia di Stato, come avevano fatto due anni prima. Poi si sono rivolti anche ad un medico. Molinari è un imprenditore con residenza a Como e domicilio a Forte dei Marmi.

Ora è in carcere nella città lombarda. Gli indagati sono due residenti alla Spezia (una ragazza e un ragazzo), poi ci sono tre marocchini che vivono in Versilia (uno a Camaiore, uno a Forte dei Marmi e uno a Pietrasanta). La guardia giurata invece vive a Massa. Il nono indagato è anche lui di Massa e risulta nullafacente. Le indagini portate avanti da uomini e donne della squadra mobile guidata dal vicequestore Antonio Dulvi Corcione, erano coordinate dal sostituto procuratore Giulia Giancola. Ma l’arresto e i divieti sono stati disposti dal Gip Marta Baldasseroni. L’inchiesta, durata quasi 6 mesi, ha portato al sequestro dei cellulari dei nove e dei sistemi di videoripresa con cui filmavano le vittime.

Qualcuno si sarebbe anche introdotto nella proprietà della coppia per porre dei gps nelle auto. In un caso fu messo dello zucchero nel serbatoio di una moto per far usare una vettura dove erano stati montati strumenti d’intercettazione. Molinari e l’imprenditore massese un tempo erano soci: compravano, vendevano e affittavano ville in Versilia, lavoravano con i Vip (attori, attrici, calciatori del Milan e dello Spezia) coi quali si facevano fotografare, avendo accesso anche a feste nelle loro case in Versilia. La scoperta più singolare è stato il ricorso, da parte del Molinari, a pratiche esoteriche, riti magici, con sedicenti maghi brasiliani pagati con parcelle da 2.000 a 200.000 mila euro. Il primo arresto dell’imprenditore di Como, fatto sempre dalla squadra mobile, risale al maggio 2021 e già allora si era notato un comportamento ossessivo.