
Da due mesi senza gas a causa dello spostamento del contatore e dello scarico di responsabilità tra la società di distribuzione (2 I Rete gas spa) e di vendita (Iberdrola srl) per aver richiesto lo spostamento del contatore del gas. È la storia di un associato di Confconsumatori, privo di gas dal 6 ottobre, che da tempo tenta in ogni modo di riattivare la fornitura senza risultati. "L’associato – spiegano –, dovendo spostare il contatore del gas, effettua la richiesta il 30 giugno 2022, segue le istruzioni ricevute, effettua il pagamento del preventivo redatto dal distributore per i lavori fissati per l’11 agosto, e gli viene riferito che a breve sarebbe stato ricontattato per eseguire i lavori". Lavori che, però, verranno effettuati solo il 6 ottobre "a seguito di un sollecito via fax, senza alcuna preventiva comunicazione, dagli addetti di 2 I Rete Gas e gli viene nuovamente riferito che in pochi giorni avrebbero riportato il nuovo contatore". Iberdrola srl, dopo il reclamo di Confconsumatori non risponde mentre il distributore riferisce che "in effetti in data 6 ottobre veniva rimosso il contatore ma che per un problema tecnico del loro sistema, questa rimozione veniva registrata solo in data 19 ottobre e che la responsabilità era della società di vendita, che avrebbe dovuto richiedere al distributore la riattivazione della fornitura". La soluzione sembra arrivare il 29 novembre, quando la richiesta di attivazione dà esito positivo. Tuttavia, al 6 dicembre, stando a Confconsumatori, "nessuno si è fatto vivo ed in più è arrivata l’ultima beffa: 2 I Rete Gas comunica che sta per scadere la pratica, per cui occorre chiederne la riattivazione".
"E’ una vicenda assurda – commenta l’avvocato Francesca Galloni di Confconsumatori (nella foto), che promette di rivolgersi all’autorità giudiziaria –. Si tratta di una procedura farraginosa con doppio interlocutore che mette in difficoltà sia gli addetti del settore che figuriamoci un normale cittadino, gravemente danneggiato e costretto ad essere rimpallato".