REDAZIONE MASSA CARRARA

Spiagge e giardini, la rabbia contro il degrado

Dalla denuncia per il pericolo in via Avenza Massa agli ombrelloni sulla battigia: contestazioni per l’incuria ovunque, ai monti e al mare

Sporcizia, degrado e scarsa attenzione per le regole. Dai paesi a monte, dove le ultime isole ecologiche tradizionali sono quotidianamente sommerse dai rifiuti, fino a dove, letteralmente, si infrangono le onde sono tantissimi i problemi segnalati quotidianamente dai nostri lettori.

C’è, per esempio, il caso di via Avenza-Massa. In questo caso a farsi sentire è un residente della zona, Raffaele Rotondaro, che ha scritto al sindaco Francesco De Pasquale per chiedere interventi urgenti oltre che per garantire la sicurezza della strada anche per la sua pulizia. "Abito al civico 8, ad Avenza, e proprio qui davanti a causa della mancanza di segnaletica o di rallentatori sono già successi tre gravi incidenti e solo il caso ha voluto che non ci siano state vittime – dice il nostro lettore -. Per ora l’unico provvedimento ad essere stato preso è stato quello di creare un passaggio pedonale davvero poco visibile e comunque non sufficiente. Per questo mi rivolgo al sindaco perché questa situazione mi sta esasperando e credo tocchi a lui intervenire, d’altronde, 50 metri più avanti c’è l’incrocio con viale Zaccagna dove gli incidenti sono all’ordine del giorno da anni. Non parliamo poi della situazione pulizia con Nausicaa che non vi passa in quanto vecchia strada provinciale".

Da Fossone, invece, si fa sentire la sezione del Pri. "Le nostre tante richieste sui problemi di questa frazione sono sempre rimaste inascoltate da parte dell’amministrazione - dicono i repubblicani -. Si pensi alla situazione di via Monteverde, vicino alla ex scuola. Qui il verde è in stato di abbandono e da tempo ha invaso con siepi ed erbacce la carreggiata. Il Comune ha il dovere di intervenire, se necessario anche con una ordinanza nei confronti dei proprietari responsabili".

C’è, infine, chi vorrebbe un intervento deciso delle forze dell’ordine direttamente in spiaggia, anzi, quasi in mare. "Sono giorni che passeggiando sulla battigia mi accorgo che ci sono stabilimenti che piazzano sdraie, lettini e ombrelloni direttamente sul bagnasciuga rendendo di fatto complicato camminare – spiega Alfredo Casini, un lettore de La Nazione -. Tutto ciò nonostante la legge dica che si debbano lasciare almeno cinque metri dal mare, per questo ho già chiamato alcune volte sia la capitaneria di porto che la polizia municipale. Detto che a distanza di giorni la situazione è sempre la stessa, credo che in ogni caso servirebbero dei controlli mirati e continui, senza aspettare che per intervenire si debbano ricevere le segnalazioni dei bagnanti".