REDAZIONE MASSA CARRARA

‘Spazio popolare’, sgombero fatto. Scattano i sigilli nei fondi occupati

Camionette e volanti della polizia, agenti della municipale, per liberare i locali diventati sede di associazioni

‘Spazio popolare’, sgombero fatto. Scattano i sigilli nei fondi occupati

Camionette e volanti della polizia, agenti della municipale sul posto. Un blitz ‘blindato’ ieri mattina presto di fronte alla proprietà del Comune di Massa in via San Giuseppe Vecchio per sgomberare i locali occupati ormai nel lontano 2013, poi divenuti sede di Carc, dello Spazio Popolare e della Palestra Popolare e infine anche di Massa Insorge. Un’azione che alla fine era attesa e nessuna delle parti in gioco ha creato altra tensione in una situazione già scottante di suo. D’altronde qualcuno nei giorni scorsi dai locali dello ‘Spazio Popolare’ aveva segnalato la presenza di auto civetta che tenevano sotto controllo la situazione, magari annotando orari e presenze per riuscire a intervenire con lo sgombero forzato nei momenti di minor presenza. E così è stato.

Gli ‘occupanti’ si sono limitati a fotografare e riprendere quanto stava accadendo, denunciandolo sui social, come in un video pubblicato da ‘Massa Insorge’ dove una voce fuori campo ironizza sulla situazione del quartiere di Villette, dove è nato lo ‘Spazio popolare’ proprio per dare risposte a quella che è ritenuta l’assenza delle istituzioni in locali abbandonati da anni. "Tanto alle Villette stiam bene. Abbiamo un sacco di servizi, hanno riaperto l’Asl. Si sta bene" il commento ironica.

E ‘Massa insorge’ condividendo il video annuncia battaglia: "Camionette della celere, pattuglie, lampeggianti e sirene, sembra di stare al Circo Orfei ma no, stanno ‘sgomberando’ lo Spazio Popolare. Chi può venga ad assistere allo spettacolo, capita di rado vedere certe scene! Abbiamo scritto sgomberando tra virgolette perché ovviamente non si può sgomberare lo Spazio Popolare, lo Spazio Popolare non è due stanze, lo Spazio Popolare è un progetto popolare partecipato da molte realtà dell’associazionismo massese, operai, disoccupati, giovanissimi, anziani che non hanno certo problemi a trovare un nuovo spazio dove continuare il progetto sociale in corso con ancora più forza. State facendo un buco nell’acqua", annunciando l’apertura di una nuova sede.

L’amministrazione comunale si limita con poche righe ad annunciare lo sgombero dei fondi e ricordando che l’atto era dovuto, "in esecuzione dell’ordinanza dirigenziale del 2018". Un po’ come avvenuto per l’aeroporto di Cinquale: l’ordinanza è rimasta in sordina ma poi è stata eseguita. "Si ringrazia il Comandante Vitali, tutto il personale impiegato e tutte le forze di polizia che hanno coadiuvato l’intervento, peraltro programmato da tempo. Lo sgombero non ha alcuna motivazione di valore politico, ma quanto dovuto nel rispetto del principio di legalità, trattandosi di fondo di proprietà comunale, gestito da Erp, occupato abusivamente".

Concetti ribaditi dalla Prefettura in una nota che evidenzia come "l’attività sinergica delle forze di polizia statali e della polizia locale del Comune di Massa ha consentito di portare a termine la liberazione coatta e la successiva messa in sicurezza di un immobile occupato abusivamente di proprietà comunale, gestito dall’Erp , ribadendo in tal modo la centralità della legalità e della riappropriazione del patrimonio immobiliare indispensabile per il raggiungimento del fine pubblico e dell’interesse collettivo. In particolare, con lo sgombero del citato immobile è stata data esecuzione, tra l’altro, ad una pregressa ordinanza adottata del Sindaco di Massa, divenuta inoppugnabile anche se mai eseguita, con la quale era stata ordinata la cessazione dell’occupazione abusiva, perpetrata a partire dall’anno 2013".

Francesco Scolaro