FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Allarme acque inquinate. Ultimi monitoraggi di Source International sui corsi delle Apuane

Un progetto partecipativo che ha coinvolto 5 associazioni e 35 cittadini

Un progetto partecipativo che ha coinvolto 5 associazioni e 35 cittadini

Un progetto partecipativo che ha coinvolto 5 associazioni e 35 cittadini

Ultimo mese per la seconda fase del progetto di monitoraggio partecipativo sull’inquinamento delle acque delle Alpi Apuane lanciato da Source International, un’organizzazione no-profit fondata nel 2012 con l’obiettivo di supportare comunità locali, in particolare nei contesti più vulnerabili, nella difesa dei propri diritti ambientali e umani. E’ la naturale prosecuzione dell’Osservatorio cittadino delle Acque Apuane (realizzato da Source International nel 2023), che ha visto la partecipazione di 35 cittadini e 5 associazioni locali, con attività di formazione, monitoraggio e sensibilizzazione. La nuova fase prevede il potenziamento della raccolta dati, anche grazie a una piattaforma online accessibile a tutti, e l’estensione del monitoraggio al bacino del fiume Versilia. Questo progetto è sostenuto con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese.

Perché le Alpi Apuane? "Sono un territorio di straordinaria bellezza e biodiversità – sottolineano gli organizzatori – ma anche uno dei più colpiti dall’estrattivismo intensivo del marmo, che per anni ha distrutto e alterato in maniera irreversibile l’intera catena montuosa. Il florido reticolo idrogeologico è stato notevolmente amputato e i corsi d’acqua – superficiali e ipogei – risultano contaminati da varie sostanze, prima fra tutte la marmettola, una polvere di marmo, risultante dall’estrazione, dalla lavorazione e dalla segagione del materiale. Le problematiche legate alla presenza della marmettola in ambiente sono molte, tra esse ricordiamo che la sua presenza imbianca le acque, modificando l’estetica naturale e rendendo evidente l’inquinamento; sigilla i letti dei fiumi, impedendo la corretta infiltrazione dell’acqua e alterando il ciclo idrico naturale; modifica l’ambiente fluviale, con impatti devastanti sulla flora e fauna acquatica; e compromette la qualità ecosistemica dei luoghi, minacciando la biodiversità e riducendo le risorse per le comunità locali".

Gli ultimi due eventi aperti alla cittadinanza sono in programma oggi e il 29 maggio. Oggi ultima uscita di monitoraggio sul campo. "Ci incontreremo alle 9:30 a Ripa per una giornata all’insegna della ’citizen science’ per valutare la qualità delle acque con semplici strumenti da campo e riflettere sugli impatti dell’industria estrattiva marmifera sull’ambiente e sulla società". Evento pubblico finale Il 29 maggio, all’università di Pisa, per presentare i risultati del percorso di monitoraggio partecipativo, illustrare i metodi e gli strumenti utilizzati e approfondire il tema dell’estrattivismo nelle Alpi Apuane. Sarà un’occasione per conoscere da vicino come la ’citizen science’ può diventare uno strumento concreto di tutela ambientale e promozione della giustizia ambientale.