
di Alfredo Marchetti
Giorni di proteste infuocate nel mondo della scuola. Senza spazi il Salvetti di Massa, niente palestra per i ragazzi dello Zaccagna. Cartelloni contro Provincia e rispettivi comuni, grande preoccupazione per il futuro didattico. Il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti prova a spegnere il fuoco delle polemiche e passa al contrattacco. "Chiedo a tutti un attimo di pazienza. Per quanto riguarda lo Zaccagna la soluzione è già in essere. La palestra che era stata utilizzata negli ultimi anni ha dei gravi problemi strutturali, quindi è allo stato attuale inagibile. Nell’edificio è presente una palestra che oggi è utilizzata come magazzino. Stiamo ragionando di metterla nuovamente a disposizione degli studenti, ma abbiamo bisogno di tempo: vanno fatti i progetti, scelte le ditte. Da parte nostra possiamo dire che i finanziamenti, una volta incassato il parere positivo dei nostri tecnici, li troveremo. La richiesta che faccio alla dirigenza è: liberatela dal materiale che c’è dentro e poi inizieremo l’intervento".
"Ricordo – prosegue – che sullo Zaccagna c’è già in piedi un progetto importante: è stata abbattuta una parte di palazzina. Il problema è che sotto l’edificio gli operai hanno trovato un canale d’acqua. Essenzialmente è stato quello a farci fermare nei lavori. I tecnici stanno ragionando per capire come risolvere questo ostacolo e poi potremo continuare spediti nell’intervento. Il costo totale dell’operazione è di 3 milioni di euro: dopo Pasqua, assieme al Comune di Carrara faremo un sopralluogo per sincerarci dell’avanzamento dei lavori"
E mentre il Comune dovrà risolvere la matassa del sottopasso, un problema che va avanti da anni e che viene chiesto a più riprese dagli studenti dello Zaccagna, la Provincia tiene sotto controllo anche l’altra protesta, quella dal Salvetti: “Anche in questo caso siamo pronti a sistemare i laboratori. Siamo determinati a iniziare i lavori a inizio estate, così che poi gli studenti possano iniziare l’anno scolastico con le nuove aule. Qui c’è stato un cofinanziamento, con 180mila euro messi da palazzo Ducale e 700mila dalla Regione.