Scarsa manutenzione del verde, canne lasciate lungo il marciapiede e incuria. Una situazione che ha portato una quarantina di residenti in località Paradiso, a Marina di Carrara, a raccolta firme per provare a restituire maggior decoro all’area in particolare di via Carlo Fabbricotti, al cosiddetto ‘curvone’ del Paradiso. Una battaglia che un intero quartiere sta portando avanti dal periodo pasquale, anche per la sicurezza dei pedoni, costretti molto spesso a scendere lungo la carreggiata stradale a causa del marciapiede occupato dalle canne tagliate e dall’erba incolta. Gli appelli a Nausicaa e alla Provincia sono stati finora rimbalzati, raccontano i residenti esasperati. La testimonianza diretta sui problemi rilevati nell’area arriva da Gianni Giulio Navalesi, un architetto ed ex docente ora in pensione, residente nelle vicinanze di via Fabbricotti, dove sono segnalate diverse criticità.
"C’è un sentiero pedonale in quell’area per raggiungere un gruppo di palazzine – spiega l’uomo – dove c’è il bar Cocomelon. In quel punto si crea un disagio continuo per colpa del deposito delle canne tagliate, che da mesi non vengono portate via. Si creano delle montagnole che impediscono il passaggio, costrigendo le persone a passare a piedi lungo la carreggiata. Per non parlare degli odori, con qualcuno di notte che evidentemente scambia quei canneti per un bagno pubblico. Quei marciapiedi vanno puliti dalle canne. In estate ci sono le macchine parcheggiate e noi dobbiamo passare in mezzo alla strada perchè hanno deciso di stoccare le canne sul sentiero pedonale". Ma non è l’unico problema che i residenti stanno segnalando da tempo. Poco distante dal curvone infatti, di fronte al bagno Stella del Mare, è presente un guard rail parzialmente piegato, con spigoli che potrebbero diventare pericolosi in caso di impatto.
"Si tratta di una questione principalmente di sicurezza. Nel curvone, che è di gestione della Provincia, nel corso degli anni ci sono stati otto morti per colpa dell’alta velocità – ricorda Navalesi – e quel guard rail, all’uscita di una curva, andrebbe messo in sicurezza il prima possibile. Spesso le vetture scambiano quel tratto di strada per il circuito di Monza, andando a massima velocità. Chiediamo se possibile l’inserimento di un cartello in cui viene indicato il rispetto dei 50 chilometri orari di velocità, come parziale deterrente. Poco distante, di fronte al bagno Firenze, la scorsa primavera è caduto un palo della luce che è ancora sdraiato ed è stata solo fortuna se cadendo non ci sono state conseguenze peggiori. In ogni caso, il palo è ancora lì sdraiato". Sempre al ‘curvone’ del Paradiso, anche un ulteriore appello per la messa in sicurezza dell’asfalto, in particolare in previsione dell’arrivo della stagione delle piogge. "La curva non ha drenaggio e nei mesi invernali quando diluvia, si allaga sempre – conclude – quindi chiediamo anche che vengano apportato dei correttivi, sempre per evitare eventuali nuovi incidenti. L’area va messa in sicurezza ed esortiamo le istituzioni, siano l’amministrazione di Carrara o la Provincia, a intervenire il prima possibile".