ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

Omaggio a Biagi e alla ’Robè Beach’. A Guadine un pieno di emozioni

A due anni dalla scomparsa gli amici hanno celebrato l’inventore e l’animatore delle ’vacanze’ al fiume

A due anni dalla scomparsa gli amici hanno celebrato l’inventore e l’animatore delle ’vacanze’ al fiume

A due anni dalla scomparsa gli amici hanno celebrato l’inventore e l’animatore delle ’vacanze’ al fiume

MASSAAlle Guadine ricordando Roberto Biagi (nella foto) e la sua ’Robè beach’. Una serata estiva, di quelle che tanto sarebbero piaciute a Roberto, promotore e custode della pozza sul torrente Renara. Avevamo scritto, nel 2021, dopo lo smantellamento della piscina su intervento del Comune, che senza quella pozza l’estate alle Guadine sarebbe finita. Adesso, dopo la morte di Biagi, avvenuta due anni fa, ’Robè beach’ è finita davvero. Restano i ricordi, il fiume, il sole e la magia di quel luogo incantevole, sempre più silenzioso. Su iniziativa dell’associazione Eventi sul Frigido, organizzata dall’associazione Occhioni&Magrini, è stato reso omaggio alla memoria di Roberto Biagi. Guadine si è animata di tanti amici, tra cui il maestro Riccardo Locorotondo.

Ma come era nata ’Guadine Beach’? "L’idea era venuta a Roberto – ricorda l’associazione –. Il torrente è ricco di pozze naturali profonde e talvolta pericolose. Roberto, all’epoca, avendo tre nipotini in tenera età, per procurare loro momenti di svago, aveva creato la pozza con sassi, erba, toppe di terra, fascine di ontano... Con l’avvento dei teli di nylon il muretto era stato rafforzato. La piscina, non essendo pericolosa e facilmente raggiungibile, era diventata richiamo di altre famiglie con bambini e così si è mantenuta nel tempo, fino al 2021". Tutti i residenti erano coinvolti, soddisfatti di accogliere i bagnanti in modo amichevole. C’era un tavolo grande, alla ’Robè beach’, all’ombra di alcune piante carezzate dalla brezza del fiume, dove negli afosi weekend estivi si aggiungevano posti a tavola e si condivideva quello che c’era. L’estate era fatta di gare di tuffi, giochi di palline, corse nell’acqua, canti, anguria e relax.

Tanta emozione nel raccontare la ’Robè beach’, anche attraverso il video prodotto da Occhioni&Magrini. Senza dimenticare poi l’impegno di Comune di Massa, Genio civile, Consorzio di Bonifica, Parco delle Apuane e Carabinieri forestali, nei sopralluoghi finalizzati in maniera congiunta a porre fine alle pozze artificiali in alveo. Dopo poco, Roberto Biagi, a 71 anni, se n’è andato e sul ciglio della strada che si affaccia sull’ex bagno, decine di persone si sono radunate per condividere un momento di serenità e convivialità, come lui avrebbe voluto, con il bicchiere in mano. Un quaderno rosso, che racconta la storia della pozza attraverso le testimonianze di decine di visitatori (tra cui Francesca Fialdini), affidato da Biagi all’associazione Eventi sul Frigido, è tornato alle Guadine e consegnato alla figlia Roberta Biagi e ai nipoti affinché non si faccia morire quella meravigliosa storia ormai diventata leggenda.

Angela Maria Fruzzetti