Solidarietà e aiuti per il Rwanda Cena di donazioni e raccolte con la Fondazione Marcegaglia

Successo dell’evento annuale organizzato da Chiara Alluisini e Titta Cha per il Terzo mondo. Raccolti oltre 3mila euro da destinare a scuole, case e formazione delle famiglie africane.

Solidarietà e aiuti per il Rwanda  Cena di donazioni e raccolte  con la Fondazione Marcegaglia

Solidarietà e aiuti per il Rwanda Cena di donazioni e raccolte con la Fondazione Marcegaglia

‘Un incontro speciale per il Rwanda’ è quello che si è tenuto al Crab di Fiumaretta con l’obiettivo di far conoscere le attività dell’associazione e raccogliere fondi per il Paese del terzo modno. Continua la solidarietà carrarese nell’appuntamento che ormai si rinnova ogni anno con la presenza di molti partecipanti. Un totale di 3mila 795 euro raccolti, in parte dalla vendita di prodotti dei laboratori di sartoria a Rilima e dalle donazione dei 146 invitati alla serata.

Gloria Cha, veterinaria che ha fatto del volontariato per chi ha bisogno la sua missione, ha introdotto l’incontro dando poi la parola alla segretaria generale della Fondazione ‘Mercegaglia’, Chiara Alluisini, e alla responsabile dei progetti Sara Pripitu. "Durante la missione ho dedicato molto tempo alla visita delle scuole coinvolte nei nostri progetti educativi e ogni volta è stata una festa - racconta Chiara Alluisini -. Il nostro centro per l’Infanzia di Rilima è un punto di riferimento per l’intera comunità e funziona con 120 bambini. Ho visitato anche altri cinque centri che abbiamo sostenuto in diversi modi: la riabilitazione delle strutture, la fornitura di giochi e materiale didattico, la fornitura di cibo e alimenti contro la malnutrizione, la formazione di genitori e insegnanti. Ho potuto vedere quanto è importante per questi bambini avere uno spazio sicuro e accogliente dove crescere e quanto è importante per le mamme sapere che i figli sono in buone mani". Una missione nella provincia orientale del Rwanda nel distretto di Bugesera con interventi in ambito educativo come la costruzione e riabilitazione di centri per l’infanzia, il potenziamento di un centro di formazione professionale con 56 diplomati e di borse di studio di cui hanno hanno beneficiato 78 persone. Poi gli interventi sulla sicurezza alimentare con il progetto malnutrizione, quello sulla nutrizione scolastica con 477 beneficiari e la sicurezza abitativa con il progetto Zamuka che ha visto la consegna di una casa bifamiliare a due famiglie. Infine gli interventi sullo sviluppo della forza lavoro con l’avvio dei laboratori di sartoria e il progetto microcredito per seguire l’avvio di 86 piccole attività imprenditoriali. "Musenyi è l’ultimo dei territori della Fondazione – continua la Alluisini –. Si tratta di un distretto mal collegato a Nyamata. Ho incontrato tante famiglie che vivono in povertà e per le quali la casa è l’esigenza più sentita. Così abbiamo inauguratoil programma Zamuka, che prende in carico le famiglie per condurle fuori dalla povertà. Alle prime 10 famiglie sono stati consegnati i materiali per ristrutturare la casa e altre 30 entreranno nel programma". Durante la serata anche una mostra fotografica di Debora Bernardini con le immagini della missione a Bouar nella Repubblica centro africana: volti e ritratti della sensibile fotografa di un mondo che grida la parola aiuto e che mostra quanto ancora ci sia da fare.