
Per realizzare la nuova piscina coperta bisognerà andare ad abbassare in parte anche la falda sottostante, per consentire le...
Per realizzare la nuova piscina coperta bisognerà andare ad abbassare in parte anche la falda sottostante, per consentire le operazioni di scavo. Una richiesta già autorizzata a dicembre ma che il Comune di Massa ha rivisto in questi giorni per ridurre i tempi di intervento così come l’area di incidenza: tempi più ridotti, però, significano un maggiore prelievo di acqua di falda, 50 litri al secondo, per liberare l’area di cantiere dall’acqua sottostante e per questo ha dovuto aprire una procedura di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale ora sul tavolo della Regione Toscana. Con i nuovi valori e le dimensioni aggiornate, però, l’impianto di ‘dewatering’ dovrebbe rimanere in funzione soltanto 65 giorni. Ma è proprio la maggiore portata, di 50 litri al secondo invece dei 47 previsti precedentemente, a richiedere la verifica di assoggettabilità. Per la realizzazione dei due macro-interventi (piscina coperta e piscina scoperta) sarà necessario realizzare degli scavi che per la piscina coperta interferiscono con la falda superficiale. Lo scavo della piscina coperta si sviluppa su tre piani diversi: la porzione destinata a bar, uffici e parte spogliatoi, con fondazioni superficiali che non interessa la falda, poi quella destinata alla realizzazione della vasca da nuoto (25 metri) che potrebbe interessare la falda, infine quella dedicata a vasche fitness, spogliatoi e magazzini con impianti che di certo la intercetteranno per circa 1 metro, quindi bisognerà abbassare la falda stessa di 1 metro e mezzo. L’acqua prelevata sarà scaricata nei due corsi d’acque vicini, ossia fosso Le Polle e fosso posto a valle dei campi da calcio, canali di acque basse che corrono circa paralleli alla linea di costa e si immettono a circa 700 metri sul fosso Magliano. Secondo i progettisti, lo scarico delle acque non comporta la mutazione dello stato dei luoghi e a ogni modo l’emungimento in falda non dovrebbe andare neppure a intaccare i pozzi a uso potabile di Gaia delle Polle, che si trovano a circa 430 metri di distanza e a monte ‘idrico’ rispetto alla piscina. Ora ci sono 30 giorni di tempo per i pareri degli enti competenti.