
Show di Battista, la beffa "Biglietti non rimborsati"
di Daniele Rosi
"Settanta giorni di silenzio, ma nessuna novità per il rimborso dei biglietti". Continuano incessanti le segnalazioni dei cittadini per il mancato rimborso a seguito dell’annullamento dello spettacolo di Maurizio Battista alla Imm. Una protesta che soprattutto nelle ultime settimane si sta diffondendo a macchia d’olio, con tante persone, spazientite e sul piede di guerra, ancora in attesa del rimborso. Tanti gli appelli dei cittadini sulle piattaforme social, o anche attraverso le pagine del nostro giornale, per denunciare una situazione che al momento sembra non trovare una soluzione definitiva, tra rimpalli e silenzi. Lo scorso 26 maggio a poche ore dall’inizio dello spettacolo, il comico Maurizio Battista decise per l’annullamento dello show, che avrebbe dovuto tenersi all’interno di un padiglione della Imm.
La scelta dell’artista fu dettata, come da lui dichiarato in diversi video, in rispetto al pubblico per alcune criticità tecniche riscontrate nella location. Sempre attraverso questi video, il comico aveva poi rassicurato gli spettatori per il rimborso, con l’opzione anche di poter sfruttare il biglietto per assistere allo spettacolo che si sarebbe svolto il giorno seguente in un’altra città in Toscana. Da quel momento, molti dei possessori del biglietto hanno così avviato l’iter con Vivaticket per chiedere un rimborso, che però al momento, come raccontato da due cittadini, non sembra essere ancora avvenuto.
"Ai clienti che avevano acquistato i biglietti, avvisati mezz’ora prima dello spettacolo – raccontano due persone che dovevano essere allo show - era arrivata una comunicazione in cui veniva indicato di compilare il modulo sul sito di Vivaticket, entro e non oltre il 6 giugno". Se la richiesta viene compilata correttamente, l’iter prevede il rimborso in un tempo che può variare dalle quattro alle sei settimane. A queste persone arriva poi una seconda comunicazione via email, in cui viene chiesto per avere il codice var, di inviare tramite posta il biglietto dello spettacolo alla sede di Vivaticket a Bologna.
"Superate le sei settimane del termine del rimborso – proseguono - abbiamo rinviato una comunicazione a Vivaticket dove ci è stato comunicato che se eravamo in possesso del numero var, il rimborso sarebbe arrivato". Dopo qualche settimana, arriva un nuova comunicazione da Vivaticket in cui si dice alle due persone di rivolgersi alla società organizzatrice dell’evento, con questo testo. "Non può essere evocata alcuna responsabilità a carico di Vivaticket, essendone estranea e avendo semplicemente reso, in favore dell’organizzatore, il servizio di prevendita dei titoli di accesso, trasferendo all’organizzatore quanto incassato dalla prevendita". Il testo poi prosegue con Vivaticket che sottolinea come più volte abbia scritto all’organizzatore per attivare la procedura di rimborso, senza al momento ricevere alcun riscontro. "Da pochi giorni abbiamo scritto all’indirizzo pec dell’organizzatore, non ottenendo alcuna risposta – affermano delusi -, sono passati 70 giorni dall’annullamento e nessun rimborso è arrivato".