ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Sanitari sotto assedio: "Ennesima aggressione. Il posto di polizia al Noa è sempre più urgente"

La richiesta del sindacato NurSind dopo lo schiaffo a un’operatrice. Violenze in aumento ai danni dello staff medico: + 73 per cento in due anni. "Chiediamo soltanto di lavorare senza pregiudicare l’incolumità fisica".

La richiesta del sindacato NurSind dopo lo schiaffo a un’operatrice. Violenze in aumento ai danni dello staff medico: + 73 per cento in due anni. "Chiediamo soltanto di lavorare senza pregiudicare l’incolumità fisica".

La richiesta del sindacato NurSind dopo lo schiaffo a un’operatrice. Violenze in aumento ai danni dello staff medico: + 73 per cento in due anni. "Chiediamo soltanto di lavorare senza pregiudicare l’incolumità fisica".

L’ennesima aggressione a un sanitario non è passata inosservata. "Serve un posto di polizia in funzione 24 ore su 24 all’ospedale Noa di Massa". E’ questa la richiesta che arriva dalla segreteria provinciale del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche che, dopo l’ennesima aggressione che ha visto vittima pochi giorni fa un’infermiera in servizio al pronto soccorso del Noa, causata da un italiano accusato di lesioni personali. La sanitaria è stata colpita in pieno volto con uno schiaffo da parte di una persona che più volte negli ultimi tempi è ricorsa alle cure del pronto soccorso.

L’ultimo episodio affonda il dito nella piaga. La pressione che stanno vivendo i sanitari non solo apuani, sulla questione sicurezza, ormai è all’ordine del giorno. Non sembrano bastare le misure prese in carico dall’Asl per prevenire questi atteggiamenti, come il pulsante di chiamata d’emergenza della guardia giuriata al pronto soccorso. Basti pensare che dal 2023 all’anno successivo i casi sono in netto aumento. Se si pensa che prima si erano registrate 63 segnalazioni all’azienda sanitaria locale, l’anno corso si è schizzati a 115 segnalazioni, senza contare chi, tra i sanitari, decide di non denunciare più perché vede questo comportamento ormai come la normalità. A fare maggiormente le spese di questo fenomeno sono i medici e gli infermieri del pronto soccorso, seguiti dalle aree di degenza e il reparto psichiatrico. Le aggressioni non risparmiano nessuno, ne rimagono coinvolti medici, infermieri e anche gli operatori socio sanitari.

"La sicurezza in un luogo che eroga salute - spiega Diego Vatteroni, segretario territoriale Nursind - deve essere la priorità per tutti. In vista della Giornata internazionale degli infermieri (domani, ndr) come sindacato NurSind vogliamo denunciare ancora una volta le aggressioni verbali e fisiche agli operatori della salute. Invitiamo, da una parte l’azienda sanitaria a costituirsi parte civile, dall’altra continuiamo a fare pressing affinché venga attivato al Noa un servizio di vigilanza e pronto intervento attivo 24 ore su 24".

"Siamo lavoratori - le parole di Nicola Andreani, segretario aziendale Nursind, e di Giusy Costantino, dirigente del sindacato delle professioni infermieristiche - e professionisti sanitari. Nonostante il grave deficit relativo alle ormai croniche carenze di personale, ci impegniamo ogni giorno a dare ai cittadini cure e assistenza. Vorremmo, però, che queste azioni si svolgessero in un luogo privo di rischi legati all’incolumità di chi ci lavora: il pronto soccorso, e più in generale l’ospedale, devono rappresentare luoghi di cura sicuri per i cittadini e per chi eroga le cure".