La passerella del ponte di via Trieste
Massa, 23 aprile 2020 - Sui ponti si camminerà per ‘senso di marcia’, un po’ come accade con le auto: d’altronde le passerelle sono molto strette e bisogna evitare quanto più possibile i contatti. E’ evidente che se due persone vanno in senso opposto l’una all’altra prima o poi finiranno per incrociarsi e addio 1,8 metri di ‘distanziamento sociale’. Troppo vicini, respiro nel respiro. L’unica soluzione è quella di imporre delle regole di circolazione: in questo modo si possono rispettare le distanze (ovviamente sono da evitare pure i ‘sorpassi’ fra pedoni, magari adeguando il passo a quello di chi ci precede). Altrimenti si deve letteralmente bloccare il passaggio dei pedoni sui ponti ma sarebbe una mossa complicata anche perché alcuni viadotti legano il centro città alle frazioni immediatamente periferiche, come Mirteto, Ortola o Castagnola, tanto per citarne alcune: c’è da attraversare per forza il Frigido, a decine e decine di metri di altezza.
Ed ecco che il Comune di Massa ha dovuto fare una scelta quasi obbligata: istituire i ‘sensi di marcia’ pedonali su alcuni ponti. L’ordinanza è stata firmata dal dirigente Fabio Mauro Mercadante. Sono otto in tutto e le direzioni sono state istituite tutte in maniera univoca: lato monti si va verso Carrara, lato mare in senso inverso (Carrara-Viareggio). I ponti su cui vengono istituiti i sensi unici sono quello di via Trieste, quello di Castagnola (lungo l’Aurelia), di viale Vespucci e quello di viale delle Pinete (entrambi sul Brugiano), il ponte viale Lungomare di Levante (sul Frigido), il ponte di via Mazzini, e altri due viadotti sul Lungomare di Levante e quello di via Rossini sul Magliano. Le indicazioni di accesso saranno segnalate all’ingresso di marciapiedi e passerelle.
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