Sono sei le aziende coinvolte nell’inchiesta condotta dalla squadra mobile e coordinata dalla procura. Alcune imprese hanno sede fuori dalla Toscana, a Reggio Emilia e Modena. Le aziende sono Costruire Srl, Coesco Srl, Esmoter Costruzioni, Euro Edil Snc, e General Works di Dino e figli. Queste imprese operano nel campo dell’edilizia, delle ristrutturazioni e degli impianti. Tutti ambiti dove, ogni giorno le amministrazioni italiane devono rivolgersi ad aziende esterne. Da qui, in vari episodi, sono nati casi di corruzione.
Queste realtà, attraverso i proprietari o i dirigenti, secondo le ipotesi investigative, avrebbero pagato per aggiudicarsi una serie di lavori per i Comuni di Pescia e Uzzano. Si tratta di ditte molto note nel territorio della Valdinievole, dove hanno realizzato lavori anche per realtà di privati. In un caso c’è chi ha preteso che la ditta "favorita" eseguisse anche dei lavori in casa sua. Ma il punto dell’inchiesta è anche qui: in nessun caso, infatti, i lavori eseguiti avrebbero avuto irregolarità o mancanze, gli illeciti, infatti, avvenivano nell’atto dell’aggiudicazione degli appalti. Solo in un caso, infatti, oltre alla illecita aggiudicazione si profilerebbe anche una frode nella fornitura di bitume, in quantità inferiore a quella che sarebbe stata necessaria per eseguire il lavoro a regola d’arte.
A fare da intermediario, secondo la polizia e la procura sarebbe stato proprio l’ex sindaco Renzo Giuntoli. Un sistema che avrebbe garantito guadagni per tutti, come avvenuto in tante altre situazioni in Italia. Venerdì, intanto, potrebbero iniziare gli interrogatori per alcuni degli indagati.
Daniele Bernardini