Sedute ad alta tensione Ma la sfiducia è ‘sospesa’

Tre convocazioni fissate per il consiglio comunale ma la pratica non compare. Scontro annunciato sul piano delle antenne. I sindaci Ferri e Bellesi con Guidi

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Gennaio dovrebbe passare senza altri traumi per la maggioranza di centrodestra a Massa. Ieri la conferenza dei capigruppo ha calendarizzato le prossime sedute del consiglio comunale e non sono comparse mozioni di sfiducia all’ordine del giorno. L’assise si riunirà tre volte: il 23, 27 e 30 gennaio. Il 23 e 30 su temi chiave per la città di Massa, a partire dal piano attuativo per l’impianto sportivo di Poveromo con club house, poi la variante dell’area ex Eaton che il Consorzio Zia attende ormai da mesi, le variazioni sulla tassa di soggiorno, il piano delle antenne con i tecnici della Polab, e altri atti di ordinaria amministrazione. Il 27, invece, un consiglio speciale sul Giorno della Memoria.

C’è sempre la possibilità che la mozione arrivi firmata da almeno 13 consiglieri sul tavolo della presidenza, in realtà le firme disponibili potrebbero essere almeno 14 ma non ci sarebbero poi garanzie sui 17 voti necessari per approvarla il che spinge i dissidenti di maggioranza a procedere con i piedi di piombo per non ritrovarsi in mezzo a un fuoco incrociato in cui potrebbero restare impallinati.

Certo, non mancheranno screzi durante le sedute, in particolare sul piano delle antenne dove Fratelli d’Italia contesta alcuni nuovi impianti previsti a Poveromo e di certo è pronta a dare battaglia e anche a votare contro lo strumento. Ci sono inoltre ancora i tempi per presentare la mozione e discuterla a stretto giro di posta ma non sembra essere lo scenario delle prossime due settimane. La tensione interna resta altissima e, salvo interventi risolutivi da Roma dove il Governo però sembra avere ben altri problemi, si profila uno scenario da Carrara-bis, con o senza lo scioglimento del consiglio e l’arrivo di un commissario: due candidati in lotta fra loro per il centrodestra, da un lato il sindaco Francesco Persiani e dall’altra l’assessore ai lavori pubblici Marco Guidi.

Il primo cittadino può contare sull’attaccamento che può avere ottenuto nell’elettorato in 5 anni di mandato come figura principale dell’amministrazione. Dall’altro l’assessore si gioca il ruolo di spicco nei lavori pubblici e incassa pure un sostegno politico non indifferente, oltre all’onda trainante nazionale di Fratelli d’Italia. I sindaci di Villafranca e Pontremoli, Filippo Bellesi e Jacopo Ferri, si schierano al suo fianco rivendicando il suo ruolo chiave per le risorse ottenute dal Pnrr, "frutto di un lavoro costante e tangibile portato avanti dall’assessore e dal suo ufficio, qualche volta a seguito di confronti e scontri aspri, anche contro la volontà di alcuni alleati". Per i sindaci lunigianesi Guidi è stato "il motore di questa esperienza amministrativa e si è occupato ogni giorno di portare avanti lavori e scelte concentrandosi sui risultati". E sottolineano la sua capacità di vedere i "seri problemi di rapporto" con parte della maggioranza e della città del primo cittadino. Un sostegno totale dei due sindaci che si sperticano in elogi per l’assessore.

La volontà della minoranza di votare la mozione per la sfiducia al sindaco Francesco Persiani intanto rappresenta un punto di partenza per un lavoro di coalizione secondo il Movimento giovanile della sinistra ed Europa Verde-Verdi. "La lotta intestina alla destra – sottolineano – non può svolgersi sulla pelle dei cittadini, paralizzando l’amministrazione anche negli atti ordinari, defraudando del suo ruolo il consiglio comunale. Questo atto delle opposizioni rappresenta un passo nella direzione giusta, unirci per sconfiggere questa destra". Il Movimento Giovanile invita quindi a "far ripartire un dialogo e un confronto che coinvolga tutte le forze politiche democratiche e progressiste" con un incontro nei prossimi giorni "per costruire un programma ed una coalizione alternativa alle destre".

Francesco Scolaro