Scuola ’Buonarroti’, al via la demolizione

Avviata dal Comune la gara per la progettazione definitiva dell’abbattimento e la ricostruzione della media di via Cavallotti

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Scuole: c’è chi si rifà semplicemente il trucco e chi invece cambia completamente il proprio aspetto. Marconi e Buonarroti, in arrivo importanti investimenti, si avvicina il via ai lavori tanto in viale Potrignano quanto a Marina. Come annunciato dall’assessore ai Progetti speciali Moreno Lorenzini nelle scorse settimane a La Nazione il Comune ha ufficialmente la gara per l’affidamento della progettazione definitiva della demolizione e ricostruzione della scuola media di via Felice Cavallotti. Si tratta di un intervento per cui esiste già uno studio di fattibilità fatto predisporre dalla passata amministrazione all’architetto Francesco Mottini e che è già stato inserito tra quelli finanziati dal Pnrr da cui arriveranno 6,9 milioni di euro sui 7,1 totale calcolati per portare a termine i lavori. In questa fase il Comune mette sul tavolo poco più di 200mila euro per arrivare alla progettazione definitiva. Una volta che questa sarà conclusa a quel punto nelle intenzioni di piazza II Giugno c’è la volontà di passare al più presto all’assegnazione di un appalto integrato, spetterà quindi alla ditta vincitrice sia redigere il progetto esecutivo che poi occuparsi di tutto il cantiere. Più semplice, meno costosa e decisamente più avanti è invece la situazione della scuola primaria Marconi. In questo casi gli uffici di palazzo civico hanno appena approvato il progetto esecutivo per il restauro della facciata principale dello storico edificio di viale Potrignano per una spesa complessiva di 240mila euro. Il progetto in questione è stato preparato dall’architetto Alessandro Bruzzi ed è pensato per riportare al suo antico splendore un palazzo storico che sta per compiere cento anni durante i quali non solo ha visto passare generazioni di piccoli studenti carraresi, ma ha anche ospitato un ospedale militare durante la Seconda guerra mondiale. Ora dal municipio si è deciso di procedere a un intervento di conservativo che ripristinasse anche tutte le antiche decorazioni. "E’ stato constatato – spiega l’architetto nella propria relazione tecnica - il notevole degrado dell’intonaco originale. Solo circa il 10% della superficie totale e` sana e ben aderente al supporto murario, mentre circa il 75% dell’intonaco e` in fase di distaccamento e presenta ampie tasche e a pericolo di collasso e infine il restante 15% oltre ad essere distaccato e` in stato di forte disgregazione e dissolvimento a causa della perdita del legante". Da qui l’esigenza, concordata anche con la Sovrintendenza di intervenire sulla facciata in toto per ripristinarne l’antico splendore.

c.lau