Santa Chiara, avanti la variante Trovato l’accordo sugli espropri

La Provincia ha operato una transazione con i privati che avevano presentato ricorso

Santa Chiara, avanti la variante  Trovato l’accordo sugli espropri

Santa Chiara, avanti la variante Trovato l’accordo sugli espropri

La Provincia di Massa Carrara chiude il contenzioso aperto per la realizzazione della Variante di Santa Chiara a Fivizzano, alternativa alla Strada regionale 445 della Garfagnana. Per la realizzazione di un primo lotto di lavori erano stati occupati e in seguito parzialmente espropriati dei terreni e i proprietari di alcuni di essi avevano fatto ricorso per ottenere una congrua indennità di esproprio che avrebbe pesato per una cifra che si aggirava alla fine intorno ai 200mila euro. Una era un’azienda agricola, che aveva chiesto con ricorso al Tar Toscana del 2022 163.800 euro per mancato ripristino aree occupate e non espropriate, e la stessa si era rivolta anche alla Corte di Appello di Genova, nello stesso anno, chiedendo 231.500 euro come richiesta di indennità di esproprio. Un altro privato aveva proposto ancora ricorso al Tar con le medesime motivazioni dell’azienda agricola con richiesta pari a 29.800 euro.

La Provincia si era costituita in giudizio poi è emersa fra le parti la possibilità di procedere con un accordo transattivo stragiudiziale che costerà molto meno alle casse dell’ente di Palazzo Ducale: stop al contenzioso e così anche agli ulteriori probabili costi, e un riconoscimento complessivo di 45mila euro da parte della Provincia ai ricorrenti. Una soluzione sostenuta anche dai dirigenti tecnici e dall’avvocato incaricato dalla Provincia stessa, con la possibilità che la Corte di Appello di Genova potesse davvero riconoscere una maggiore indennità ai ricorrenti anche a causa della riduzione del valore dell’immobile di proprietà della società agricola adibito ad attività ricettiva. Inoltre bisogna ricordare che comunque la Provincia è chiamata in causa solo in quanto autorità espropriante che ha espletato a favore della Regione Toscana che risulta comunque soggetto beneficiario dell’esproprio e proprietaria della strada.