Sangue sull’Aurelia, muore 53enne Illesa una famiglia di tre persone

Antonio Conti, dipendente Asmiu, ha perso il controllo, invaso la carreggiata opposta e travolto un’altra auto

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Quaranta metri separano la vita dalla morte. Accartocciata a un guard rail, lato monti, c’è l’Opel Karl grigia, distrutta nella fiancata anteriore, da cui miracolosamente sono usciti babbo, mamma e il loro figlioletto di tre anni. Spaventati, ma illesi nonostante abbiano visto la morte in faccia. Poco più a sud, lato mare, c’è invece la Panda amaranto in cui ha perso la vita Antonio Conti, 53 anni, di Resceto, deceduto sul colpo dopo il violento scontro frontale con l’altra macchina e i successivi testa-coda finché la Panda si è fermata quaranta metri più avanti, semi-distrutta. Tra le due macchine resta una distesa di cocci di vetro, pezzi di carrozzeria ovunque e un silenzio interrotto solo dall’arrivo dei soccorsi. L’Aurelia si è tinta di sangue ieri mattina verso le 12,30 in località Montiscendi, più o meno a metà tra la Torre Medicea che segna il confine con Montignoso e il sottopasso ferroviario. Non essendoci testimoni oculari ricostruire la dinamica è tutt’altro che semplice, ma l’ipotesi su cui sta lavorando la polizia municipale di Pietrasanta è che il 53enne, residente a Resceto, mentre era diretto a sud abbia perso il controllo del mezzo subito dopo il dosso naturale presente poco prima di via di Porta.

A causa forse dell’alta velocità, elemento pure questo al vaglio degli inquirenti, la Panda è “decollata“ finendo con l’invadere la carreggiata opposta. In quel preciso istante stava arrivando l’Opel, diretta a nord, con a bordo una famiglia di origine romena e residente a Montignoso. L’urto è stato inevitabile e violentissimo: la Panda ha preso in pieno la parte anteriore sinistra dell’Opel, distruggendola. Ma a differenza degli occupanti dell’Opel, salvati anche dal guard rail che ha attutito il colpo e portati all’ospedale “Versilia“ solo per controlli, la Panda è schizzata via compiendo chissà quante giravolte, per poi fermarsi a ridosso del fosso lato mare. Sul posto si sono fiondati la polizia municipale di Pietrasanta con diverse pattuglie, l’automedica nord di Querceta, le ambulanze della Croce Verde di Pietrasanta e della Pubblica assistenza di Stazzema, l’Anas e i vigili del fuoco del distaccamento di Pietrasanta, costretti ad aprire la Panda dal tetto per estrarre il cadavere, che tra le altre cose presentava un braccio semi-amputato. All’arrivo dei soccorsi, per Conti, dipendente dell’Asmiu, non c’era più nulla da fare a causa dello schiacciamento del torace che non gli ha lasciato scampo. Per consentire i rilievi, la municipale di Pietrasanta è stata coadiuvata dai comandi di Seravezza e Montignoso, con gli agenti che hanno deviato il traffico, poi regolarmente ripreso verso le 14. Come da prassi, trattandosi di una morte violenta, anche la Procura di Lucca sta seguendo il caso. Nella giornata di ieri il pm Antonio Mariotti ha disposto un’ispezione esterna sul cadavere, esame che verrà eseguito oggi dal medico legale Stefano Pierotti. L’obiettivo è capire se Conti abbia perso il controllo del mezzo a causa di un malore o altri fattori. Con una comunità intera che fa la spola tra Massa e Resceto, borgo montano sopra la città, dove i Conti sono conosciuti per il loro stile di vita in simbiosi con la natura. Struggente il ricordo dell’ex presidente Asmiu Lorenzo Porzano: "Un onore averlo avuto con noi. Era un gigante con la barba dal cuore d’oro".

Daniele Masseglia