
Manifestazione per la Sanac
Massa, 25 gennaio 2024 – La tensione era altissima ieri all’ora di pranzo, in attesa di notizie dall’ufficio del notaio Mario De Angelis di Roma dove alle 14 era prevista l’apertura della busta contenente la manifestazione di interesse per Sanac. Le prime notizie frammentarie fra sindacati e istituzioni erano state subito confortanti. Confermato il nome, quello di una società italiana dell’acciaio solida e in crescita: Afv Gruppo Beltrame di Vicenza. Ma soprattutto era il contenuto della busta. Già definita ‘corposa’, passo dopo passo si è fatta interessante, mantenendo tutte le promesse e le speranze costruite in questi giorni di attesa. Attenzione che è arrivata anche a Firenze, al consigliere delegato al lavoro, Valerio Fabiani. "Acciaierie Beltrame è ufficialmente in campo – dichiara –. Sono stato contattato dalla struttura commissariale di Sanac in Amministrazione straordinaria per informarmi dell’importante passaggio di oggi. A differenza di quanto accaduto in passato l’offerta d’acquisto, non vincolante, ha le carte in regola per procedere e compiere gli ulteriori passaggi previsti dalla procedura fino a trasformarsi in un’offerta vincolante d’acquisto. Continueremo a monitorare la vicenda e a batterci, assieme alle organizzazioni sindacali e alle altre istituzioni".
«La conferma che il gruppo Beltrame abbia manifestato l’interesse per Sanac non può che farci piacere e spero possa rappresentare per i lavoratori e le loro famiglie una luce in fondo al tunnel – sottolinea il sindaco Francesco Persiani –. E’ prematuro sostenere che non vi saranno altri ostacoli da superare e difficoltà da affrontare ma almeno, rispetto alle previsioni pessimistiche dei mesi scorsi che ho sempre pensato sarebbero state smentite, ora abbiamo qualcosa a cui aggrapparci. Continueremo a monitorare la procedura sollecitando in ogni sede e contesto la tutela dell’azienda e dei lavoratori, fermo restando l’importanza dell’ex Ilva che gioca un ruolo essenziale per il futuro di Sanac".
«La documentazione, rispetto alle precedenti gare, è completa – commenta Umberto Faita, Filctem Cgil – il passo successivo sarà la richiesta al Mimit da parte della gestione commissariale di poter proseguire l’iter con l’unico soggetto che ha presentato offerta di acquisto, permettendo quindi di poter accedere al data room; dopo l’assenso del Mimit si aprirà formalmente la due diligence che durerà 45 giorni. Al di là degli aspetti formali, positivi, siamo consapevoli che il percorso non sarà semplice e che la risoluzione della vertenza, qualora dovesse concretizzarsi l’acquisizione, passa sia dalla qualità del piano industriale che verrà presentato che dalla necessaria ripresa degli ordini da parte di Acciaierie d’Italia. Nell’immediato, sia sul sito di Massa e più in generale sugli altri 3 stabilimenti del gruppo, la ripartenza della produzione per Taranto consentirebbe di azzerare quasi del tutto la Cassa integrazione".
«La proposta sembra garantire piano industriale e battente occupazionale – dice Stefano Tenerini, Femca Cisl –, ora la palla passa al Ministero. La società sembra dare buone garanzie ma nel frattempo è previsto un incontro al Ministero con i confederali di Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di far ripartire gli ordini da Taranto, è essenziale". "I commissari hanno chiesto di aprire la data room per l’accesso ai dati, operazione che durerà circa un mese e mezzo, alla fine della quale speriamo si concretizzi un’offerta vincolante da parte di questo gruppo italiano per l’acquisizione della Sanac – conclude Massimo Graziani, Uiltec Uil –. Un interesse nazionale che conferma quanto diciamo da sempre: il gruppo Sanac è una realtà che può produrre utili e lavorare a pieno regime all’interno della filiera dell’acciaio italiano e potrà fare ancora di più non appena si riuscirà a far ripartire anche gli ordini da Taranto".