Ruspe sull’ex ‘Ugo Pisa’. Abbattuti i primi edifici poi tocca alla passerella. Lungomare off limits

Via ieri ai lavori per il progetto di recupero della storica colonia marina. Presenti il sindaco Persiani e l’assessore Mangiaracina con i tecnici. L’amarezza del Comitato: "Si perdono memoria e valore culturale" .

Ruspe sull’ex ‘Ugo Pisa’. Abbattuti i primi edifici poi tocca alla passerella. Lungomare off limits

Ruspe sull’ex ‘Ugo Pisa’. Abbattuti i primi edifici poi tocca alla passerella. Lungomare off limits

Ruspe e mezzi meccanici si sono presentati puntuali ieri mattina per iniziare la demolizione degli edifici dell’ex Colonia Ugo Pisa che si affacciano sul viale a mare, compresa la storica e famosa passerella che per molti, compresi diversi architetti di fama del territorio, rappresenta un valore identitario storico e culturale della costa apuana. Non dello stesso avviso, però, gli uffici di palazzo civico, l’amministrazione comunale, loro anche la Regione Toscana e soprattutto la Soprintendenza che nei mesi scorsi hanno da un lato riconosciuto l’assenza sul bene di vincoli tali da impedirne la demolizione, e dall’altra hanno approvato il progetto di abbattimento e ricostruzione. Un progetto finanziato tramite le risorse Pnrr-Pinqua, con contestuale variante al Regolamento urbanistico diventato quindi operativo.

La Soprintendenza proprio di recente aveva risposto a Legambiente evidenziando che "la sottoposizione allo speciale regime di tutela, pur in presenza del valore testimoniale rilevato, appare eccessivo e non equilibrato in quanto non supportato dalla componente fisica del bene che ha perso nel tempo la sua capacità di estrinsecare i valori stessi di cui era depositario". In ballo ci sono circa 18 milioni di euro che, rispetto a quanto preventivato in fase di progettazione preliminare, non basteranno a realizzare tutta l’operazione di ricostruzione e nuova definizione funzionale degli spazi dell’ex colonia e della grande pineta intorno: con quelle risorse si realizzeranno i blocchi centrali, dopo averli demoliti, e la ripiantumazione della pineta malata, in gran parte già abbattuta, Villa Ala e altri interventi accessori.

Restano fuori altre opere, come l’edificio lato mare, di proprietà del demanio. E’ per questo che alla fine l’amministrazione sull’ex Ugo Pisa aveva approvato non un singolo progetto ma un masterplan da eseguire a lotti, dopo aver trovato tutte le necessarie risorse tramite fondi europei, regionali o ministeriali, per oltre 30 milioni di euro.

La passerella non è ancora stata distrutta, per ora i mezzi stanno buttando giù gli edifici prospicienti alla via del lungomare ma è già tutto transennato e vietato al traffico, pedoni compresi. A eseguire i lavori di demolizione sarà l’impesa Demolscavi di Cosola Stefano & Pietro di Genova. La passerella sarà demolita quando saranno istituiti i doppi sensi temporanei tra via Fortino di San Francesco e il Baracchino sul lato Carrara della passerella e il tratto compreso tra via Bondano a Mare e il baracchino lato Massa così come in via Fortino di San Francesco, dal mare a via delle Pinete, con contestuale soppressione dei parcheggi.

Resta la contestazione sui lavori del Comitato Ugo Pisa: "E’ partita la ferale riqualificazione delle colonie dell’Ugo Pisa. Stamattina, alla presenza del sindaco Persiani e dell’assessore Mangiaracina, è stata avviata la demolizione degli edifici che fino a poco tempo fa erano sottoposti a vincolo storico e culturale. Adesso non lo sono più e le operazioni di recupero attraverso demolizione e ricostruzione sono purtroppo iniziate. Avremo nuovi moderni ed efficienti scatoloni che nulla avranno a che vedere con l’identità storica, la memoria e il valore culturale che la prima colonia del nostro territorio e forse dell’Europa stessa, trasmetteva da ogni suo mattone. Domani avremo campi sportivi di ogni tipo che sorgeranno laddove prima avevamo alberi e si poteva correre o passeggiare all’ombra, nella calura estiva accompagnati dai gorgheggi degli uccellini. Domani avremo pochissimi stentati alberelli, alcuni dei quali già stanno seccando".

FraSco