
Non sarà la Pro Loco a gestire piazza Calamandrei e il suo parco a Ronchi. L’associazione, che ha curato l’area, si è chiamata fuori perché le condizioni imposte dal Comune nel bando in scadenza il 24 maggio sarebbero inadeguate. Una decisione presa con rammarico e non senza polemica, dichiarata sui social. "La ProLoco, occupandosi della manutenzione ordinaria della Piazza ha sempre voluto mantenere la fruizione libera degli spazi, ritenendo che una piazza pubblica debba assolvere alla funzione di luogo di ritrovo e di aggregazione svincolato da qualsiasi offerta a pagamento. Finora questo è stato possibile perché nel vecchio bando ci era riconosciuto un budget di 6.000 euro all’anno, spendibile nella quasi suddivisione paritaria del 50%, per garantire un buon livello di pulizia e un programma di socializzazione volto a incentivare la fruizione della Piazza a residenti e turisti".
Nel nuovo bando per la gestione, invece, la piazza sarebbe messa sullo stesso livello di un piccolo parco pubblico, con un contributo di soli 2.000 euro l’anno. Si dà facoltà al gestore di recuperare introiti svolgendo attività a pagamento ma per la Pro Loco esula dalla gestione della piazza: "I 2.000 euro non possono essere infatti l’unica fonte di approvvigionamento di chi gestirà la Piazza. Una cifra irrisoria per garantire pulizia ordinaria come sfalcio erba, svuotamento cestini, e straordinaria come potature, verniciature giochi in un’area che, compreso lo sgambatoio, risulta di circa 9.000 mq. E’ prevista la possibilità di offrire attività ludico ricreative e culturali a pagamento, di fare attività di somministrazione cibi e bevande, rinunciando, in tal caso, al compenso economico annuo. Un approccio di questo tipo esula completamente dalle specificità statutarie di Pro Loco, associazione no profit di volontariato".
Un modo, sostiene la Pro Loco, per non creare conflitti di interesse con altre attività commerciali in centro a Ronchi. "E’ triste vedere come l’amministrazione abbia equiparato Piazza RonchiCalamandrei a uno qualsiasi dei parchi urbani comunali, e non a Piazza Pellerano che è l’altra unica piazza erbosa del territorio". Insomma, Piazza Ronchi sarebbe equiparata al parco della Polla di Tommaso o al parco di Piazza Quercioli. "Nei due anni in cui abbiamo gestito Piazza Ronchi con l’attuale amministrazione abbiamo messo al corrente tutti delle criticità esistenti ma non abbiamo mai visto nessuna volontà politica di intervenire. Ci sentiamo demotivati nel continuare questa collaborazione, sentendoci piuttosto presi in giro e ‘sfruttati’ nella nostra mansione di manutentori, quasi il nostro servizio volontario fosse usato per supplire alle negligenze amministrative".