Caratterizzazione, bonifica dei terreni, acque di falda: sono questi i temi affrontati durante il workshop di aggiornamento sul procedimento Sin-Sir organizzato da Confindustria con l’azienda associata Ambiente Spa. Un incontro che ha voluto fotografare i limiti e le opportunità attuali legati al tema delle bonifiche mettendo in evidenza come ancora oggi a 20 anni dalla perimetrazione del sito di bonifica lo sviluppo sia legato mani e piedi dai vincoli dell’inquinamento.
"Massa Carrara sconta ancora ritardi e difficoltà operative per sciogliere il nodo delle bonifiche delle aree e della falda per restituirli agli usi industriali – ha dichiarato Matteo Venturi, presidente della delegazione di Massa Carrara di Confindustria -. Infatti, le bonifiche dei siti industriali dismessi svettano al primo posto su tutti i freni allo sviluppo industriale, tenendo ingessati i territori della Costa Toscana in una rete dei cosiddetti Sin e Sir. Come noto, le aree che ricadono in questo perimetro sono sottoposte a vincoli di particolare complessità, che impongono progetti di bonifica dal costo esorbitante e soprattutto con istruttorie defatiganti caratterizzate da rilancio continuo di prescrizioni e adempimenti".
"L’area industriale di Massa Carrara ha ancora uno sviluppo condizionato dal procedimento ambientale Sin-Sir" ha concluso Paqui Moschini, responsabile settore bonifiche di Ambiente Spa che lavora a fianco delle imprese per il rilancio e la rivalorizzazione delle aree con la consulenza e la competenza sugli aspetti giuridici e tecnici.