
Gli piangeva il cuore a vedere la loro amata spiaggia libera invasa da lavarone e tanta sporcizia di ogni tipo, in particolare plastica e vetro. Così si sono armati di sacchi, palette e soprattutto tanta buona volontà e in poche ore hanno raccolto oltre 60 chilogrammi di rifiuti di ogni tipo che ormai erano stati abbandonati e dimenticati sull’arenile da settimane intere.
I protagonisti di quest’azione di educazione civica e rispetto per la spiaggia libera, che è di tutti, sono Alessio Amato, Danilo Pizzelli e Antimo Cominale. Nel pomeriggio di mercoledì hanno deciso di dire basta al degrado della spiaggia libera fra i bagni Beppe e Beretta (un tempo la spiaggia dei surfisti). Stufi della situazione di abbandono, dopo aver chiesto in prestito un ‘colo’, in neanche un’ora di pulizia hanno raccolto e differenziato una parte rifiuti (organici e non) che da settimane sono presenti sull’arenile "mai pulita dall’amministrazione – incalzano -. Le condizioni della spiaggia libera sono indecenti. I bagni sono chiusi, la pulizia della spiaggia non viene effettuata, e non sono presenti neanche dei sacchi per i rifiuti delle persone che giornalmente frequentano questa zona del litorale".
Da aggiungere al disagio relativo alla pulizia, c’è l’aggravante dell’assenza di sorveglianza per i bagnanti, accollata come si sa agli stabilimenti limitrofi, visto che la spiaggia non è stata data in gestione. "Attualmente siamo in mano a nessuno – proseguono - senza bagnino, senza pulizia e con la speranza di non incappare in pezzi di vetro abbandonati, soprattutto per i bambini. Per effettuare la pulizia abbiamo dovuto chiedere anche dei sacchi agli stabilimenti vicini che gentilmente ce li hanno concessi e abbiamo tolto soltanto la punta dell’iceberg. In pieno agosto, con i turisti che comunque frequentano la spiaggia, il non servizio offerto rasenta lo squallore. Quanto costerebbe effettuare una pulizia straordinaria? E se dovesse accadere qualche incidente alle persone che frequentano la spiaggia?".
Fra.Sco.