Ripascimento, segnali di speranza. L’Autorità portuale sta con i massesi

Ieri il presidio dei balneari a Viareggio. Il commissario contatterà l’assessore regionale per portare la sabbia da noi

Ripascimento, segnali di speranza. L’Autorità portuale sta con i massesi

Ripascimento, segnali di speranza. L’Autorità portuale sta con i massesi

Destino vuole che ieri mattina a Viareggio la pioggia sia svanita con il loro arrivo lungo il canale Burlamacca. Un segnale che ha il sapore della tregua e della speranza per le sorti del litorale massese, ridotto ai minimi termini a causa di mareggiate ed erosione che hanno divorato ogni cosa. Nonostante la loro forte preoccupazione, i balneari sono riusciti infatti a strappare al commissario dell’Autorità portuale Alessandro Rosselli la promessa di contattare l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli per valutare la possibilità di portare sulla costa massese una parte della sabbia dragata al porto di Viareggio. Sabbia scavata in quantità industriali, tra le 150mila e le 180mila tonnellate, ma di cui al momento nemmeno un granello è destinato al litorale massese.

Compatti e in buon numero, i circa 40 balneari che hanno manifestato di fronte alla sede dell’Autorità portuale a questo punto sperano che già per l’estate 2024 il ripascimento sia realtà. Iniziato alle 11, il presidio ha avuto una svolta dopo un quarto d’ora. Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa, ha imbucato una lettera nella cassetta postale dell’Autorità portuale chiedendo che la sabbia dragata al porto di Viareggio venga portata sulla costa massese. Poco dopo il portone si è aperto e una delegazione di balneari è stata accolta dal commissario Rosselli. "Se non verremo ascoltati – ha detto Tenerani – clienti e turisti troveranno delle spiagge insufficienti per accoglierli tutti. Tra di noi c’è infatti chi è in grossa difficoltà ad assicurare lo stesso numero di ombrelloni dell’anno scorso visto che in certi punti la distanza tra le cabine e la battigia è di appena una decina di metri. Non ci interessa la riprofilatura stagionale della spiaggia, perché consentirà di lavorare al massimo fino a giugno e alla prossima mareggiata saremo di nuovo daccapo. C’è bisogno di un corposo ripascimento: non chiediamo tutte le 180mila tonnellate di sabbia dragate a Viareggio, ma una parte deve essere assegnata alla nostra costa altrimenti sarà un’estate molto problematica. Anche perché molta di quella sabbia è arrivata da Marina di Massa, mangiata dall’erosione: in un certo senso è come se ci venisse restituita". I balneari apuani ieri hanno ribadito la loro perplessità per il fatto che la sabbia venga invece dirottata a Lido di Camaiore, da dove le correnti la sposteranno nella zona di accumulo, ossia Marina di Pietrasanta. Zone che non soffrono come la costa massese, composta da 140 stabilimenti disseminati lungo gli 8 chilometri che vanno dalla Partaccia a Poveromo.

"Non si capisce bene – prosegue Tenerani – perché la sabbia dragata non venga direttamente portata sulla nostra costa. Il che ridurrebbe costi e impatto ambientale e darebbe più benefici. Il commissario dice che ormai è troppo tardi: il suo progetto è del 2023 e ha avuto bisogno di una serie di approvazioni. Ma facciamo notare che la costa massese è in erosione da molti decenni e la necessità di sabbia c’era quindi anche l’anno scorso". Il fatto che Rosselli abbia escluso un ripascimento della costa massese per problemi di compatibilità tra materiali appartenenti a luoghi diversi, Tenerani ha ricordato che la sabbia dragata è già caratterizzata pertanto il problema non si pone. "Rosselli – ha poi concluso la presidente del consorzio al termine del colloquio – si è impegno a comunicare al suo assessore di riferimento Baccelli la possibilità di utilizzare la sabbia dragata per i progetti futuri di difesa della nostra costa. Materia che compete però all’assessore regionale all’ambiente Monia Monni nonostante il confine tra le due deleghe non sia poi così netto. Continueremo a mobilitarci per ottenere parte di quella sabbia per quest’estate".

Daniele Masseglia