"Riaprite la fontana Evam". Nuova raccolta di firme

Oggi i pentastellati al pontile di Marina. Depositata interrogazione a Persiani. Il sindaco: "C’è la volontà politica, ma ci sono step burocratici da rispettare".

"Riaprite la fontana Evam". Nuova raccolta di firme

"Riaprite la fontana Evam". Nuova raccolta di firme

I Pentastellati chiedono a gran voce la riapertura della fontanella Evam e organizzano per oggi una raccolta firme, il sindaco Francesco Persiani risponde: "C’è la volontà politica, ma servono i tempi tecnici". Il Movimento 5 Stelle ha presentato, tramite la consigliera del Polo Progressista Daniela Bennati, un’interrogazione al primo cittadino concernente la riapertura della fontanella di acqua pubblica vicino lo stabilimento Evam. "La richiesta – scrivono –, supportata da una dettagliata documentazione fornita da Evam, sollecita l’amministrazione comunale a finanziare e completare i lavori necessari per restituire alla cittadinanza tale importante risorsa".

"La decisione di procedere con l’interrogazione – proseguono – segue la straordinaria partecipazione dei cittadini alla raccolta firme organizzata dal M5S, evidenziando un forte desiderio comunitario di vedere la fontanella nuovamente operativa in tempi brevi". In aggiunta, Elisa Giovannelli, rappresentante del gruppo territoriale del M5S, ha annunciato un ulteriore evento di raccolta firme che si tiene oggi davanti al pontile di Marina di Massa. "Questa iniziativa – concludono –rappresenta un’ulteriore opportunità per i cittadini di supportare l’interrogazione e di sollecitare risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale". L’interrogazione a Persiani chiede di fornire un calendario preciso per la realizzazione delle opere necessarie.

Non è mancata la risposta del primo cittadino, il quale si è detto disponibile a riaprire la fontanella, ma ha anche fatto notare che serviranno passaggi burocratici affinché la richiesta possa essere esaudita. "Non è così semplice come aprire un rubinetto. Se lo facessi adesso dovremmo mettere la scritta ’acqua non potabile’. Ci sono degli iter da rispettare. In generale, per quel che riguarda la fonti di Evam, si dovranno fare dei lavori ai collegamenti di tubazioni, che comportano spese di circa 100mila euro. Stiamo ragionando su questo, tenuto conto anche delle risorse bilanciate rispetto all’interesse pubblico generale. Ci sono poi le norme che riguardano l’igiene e la sicurezza che vanno rispettate, i controlli. Credo che l’acqua sia un bene comune e pubblico: l’intenzione con Gaia e con l’ufficio lavori pubblici è, nei prossimi mesi, di attuare interventi che possano ricondurci alla migliorabilità di queste fonti. La questione è prettamente di natura tecnica. Il presidente Gelati è stato in commissione a riferire lo stato dell’arte: attualmente non c’è possibilità di flusso, dovremo installare collegamenti e ripristinare quell presenti, ma tutto questo ha un costo".