
Un’immagine dell’artista Rodrigue Lambert Moreno, 22 anni, all’opera con scarti industriali e rifiuti
L’appuntamento via whatsapp è alla rotonda della nuova passeggiata, a Marina di Carrara, sabato 7 giugno, alle 15. Da lì Rodrigue Lambert Moreno, artista franco-spagnolo attualmente in città per un Erasmus, partirà per una caccia alla plastica disseminata lungo il litorale che poi sarà riutilizzata dall’artista stesso per realizzare le sue opere. Rodrigue Lambert Moreno, 22 anni, originario di Aix en Provence, in Francia, ha imparato fin da piccolo che la plastica che produciamo è tanta, troppa, quando da bambino andava in barca coi suoi genitori e la vedeva in mare, tra le onde. È lì che è nata la sua coscienza ecologista, successivamente evoluta in questo riuso artistico.
Pratica un’arte come denuncia delle storture del suo tempo. "Amo Goya, Velazquez, ma nelle mie opere c’è anche Van Gogh per il movimento", spiega. Nel laboratorio dell’Accademia di Belle Arti della Padula ci mostra tre sacchi neri pieni di bottiglie di plastica che raccoglie sulla spiaggia una volta a settimana insieme a un gruppo di persone della città che ha coinvolto in un gruppo whatsapp. "È stato anche un modo per socializzare, quando sono arrivato qui non conoscevo nessuno", racconta. Ma questa volta la caccia al tesoro di plastica è aperta al pubblico, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, e per l’occasione verrà anche realizzato un video della raccolta che sarà poi presentato all’Accademia d’arte di Limoges presso cui l’artista sta studiando.
Da sempre Rodrigue Lambert Moreno lavora con rifiuti industriali: pelle, legno, metalli, porcellana e appunto plastica. È venuto a Carrara per un Erasmus per entrare a contatto con il marmo, e inevitabilmente anche il suo approccio alla materia è mediato dalla sua attitudine: lavora scarti di produzione, pezzi impuri, venati, non quelli bianchissimi, e li incorpora nella plastica. Le sue composizioni sono paesaggi, solitamente quelli dove ha raccolto il materiale, ad esempio in questo momento sta realizzando una vista del fiume Carrione. Oppure vedute della spiaggia, o delle cave. Alla fine del suo soggiorno ne regalerà uno di formato più grande al Comune di Carrara. "Purtroppo ho capito che la plastica si trova ovunque nel mondo, quindi posso lavorare ovunque", dice con amarezza. E intanto ci mostra una delle sue creazioni, gialloblù come un tramonto sul mare ma anche come i nostri colori. Lavora con fiamma ossidrica e mascherina, prima pulisce le bottiglie e le raccoglie per colore, fa un primo strato di plastica integra e poi dopo stende sopra campiture di colore di plastica fusa, partendo dallo sfondo per dare profondità, e se in un quadro normale c’è la pittura e il legno, lui con la plastica fa tutto, dando una seconda vita artistica a bottiglie vuote, tappi, contenitori per le uova. Se volete partecipare alla raccolta, segnatevi l’appuntamento.
Francesca Frediani