
Retromarcia in biblioteca. Si torna all’orario unico
Da lunedì torna l’orario continuato nella sala studio della biblioteca civica di piazza Gramsci. Dopo le lamentele degli utenti e i disagi degli studenti per la sospensione del servizio dalle 13,30 alle 15,30, l’amministrazione comunale ha affidato il servizio di custodia delle aule all’associazione Benetti, tornando così a garantire l’orario continuato dalle 9 alle 19 da lunedì a sabato. Il prestito sarà attivo dalle 9 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17, da lunedì a sabato. Domenica e festivi la biblioteca è chiusa.
Con questa nuova modulazione dell’orario, resa possibile affidando il servizio di custodia delle sale studio all’Associazione Benetti, il Comune ha cercato di andare incontro alle richieste dei tanti frequentatori. La sezione locale, la sezione ragazzi, l’area piccoli, la consultazione dei periodici e l’archivio della Marmifera sono aperte da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 13.30 e nel pomeriggio su prenotazione. Resta invariato l’orario per la sede di Avenza, da lunedì a sabato , orario continuato dalle 8.30 alle 18.30.
Sulla rimodulazione dell’orario interviene Maria Mattei, la ex presidente della commissione cultura da poco passata ai banchi dell’opposizione proprio per questioni come la riduzione di apertura della biblioteca Lodovici. "Anche in questo caso l’amministrazione ha dimostrato di aver fatto retromarcia dopo essere stata strigliata – dice Mattei –. Ancora una volta ha perso la bussola e il problema permane. La biblioteca resta aperta nella pausa pranzo ma non eroga il servizio di prestito e riconsegna dei libri, e manca un bibliotecario che possa indirizzare gli utenti. Ma non sarebbe meglio investire seriamente aumentando il personale e senza spezzettare i servizi?". Per Mattei è essenziale "implementare l’organico della biblioteca facendo un concorso – aggiunge –, o magari ripescando dalle liste e investire in formazione assumendo. La biblioteca deve dare alla città un servizio di continuità, non può essere un servizio ballerino, anche in considerazione dei proclami sulla riapertura della biblioteca di Marina, ancora chiusa, e per la sede di Avenza. L’orario continuato è tornato solo dopo le proteste e le pressioni politiche – conclude Mattei –, ma la biblioteca deve dare i servizi di un tempo e la presenza di un bibliotecario deve garantire percorsi individuali di consulenza a studenti, ricercatori e anziani. Le bibliotecarie vanno valorizzate per il ruolo che hanno, non per fare delibere e determine. Aspettiamo una serietà di programmazione politica che investa in maniera permanente sulle strutture svilite, non deve essere una cooperativa a garantire l’apertura dello spazio".