Iscritto nella rete dei Comuni toscani teatro di stragi nazifasciste, Bagnone oggi commemora l’80° anniversario del terribile rastrellamento nazifascista che va sotto il nome di Wallenstein. Fu un’operazione programmata dai vertici tedeschi che durò un mese e mezzo: dal 30 giugno al 15 agosto 1944, divisa in tre fasi. Diversi i comuni colpiti, tra cui Licciana Nardi, Filattiera, Comano e Bagnone, con il duplice scopo di bonificare il territorio dalle forze partigiane e deportare il maggior numero possibile di uomini per il lavoro coatto in Germania e nei territori occupati. Al rastrellamento parteciparono reparti della Luftwaffe, della Flak, la 135ª brigata (Festungsbrigade) della X Mas e della Gnr. "Il Comune di Bagnone – spiega Luigi Leonardi, presidente del consiglio comunale – subì, oltre a saccheggi, rapine, razzie, incendi, deportazioni in massa, 24 vittime civili nelle frazioni di Compione, Gabbiana, Lusana, Mochignano, Pieve e una vittima di Bagnone. E a queste vittime civili l’amministrazione comunale vuole dare ricordo con l’installazione di un pannello in località Largo Martiri Monte Barca. Ci sarà poi una cerimonia alla quale parteciperà la Provincia di Massa che si svolgerà in Sala Consiliare, venerdì a partire dalle 21,30. Voglio ricordare, sempre in quella circostanza, il sacrificio di 15 partigiani caduti il 4 luglio nello scontro con reparti nemici, in località Sant’Antonio sul Monte Barca. I partigiani facevano parte della formazione 37 B che sarà scompaginata, ma nell’agosto successivo si riorganizzerà nella Brigata Leone Borrini più efficiente e agguerrita fino a Liberazione. Ancora si ricorderà il contributo che il Comune di Bagnone ha dato alla Resistenza, per l’alto numero di combattenti, donne comprese, e l’accoglienza verso un migliaio di sfollati per salvarli dai bombardamenti delle città".
CronacaRastrellamento nazifascista: la cerimonia