Quei ricordi di soldati e prigionieri di guerra

Presentato al Palazzo del Pegaso a Firenze il libro di Evandro Dell’Amico che chiude la trilogia dedicata alle testimonianze storiche

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Un momento emozionante e permeato dal ricordo e dalla Storia, quello che si è tenuto ieri mattina nella Sala Affreschi del Consiglio regionale della Toscana, la presentazione del libro di Evandro dell’Amico intitolato "Il mio nome è mai più". Con l’autore erano presenti anche il consigliere regionale Pd, Giacomo Bugliani, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, il presidente dell’associazione culturale ‘Insieme’ di Massa Daniele Tarantino, lo scrittore Riccardo Dalle Luche, il presidente di Azione cattolica diocesana di Massa Carrara Pontremoli Marco Leorin e Vannino Chiti, già senatore ed ex presidente della Regione Toscana.

“Il mio nome è mai più“ è il testo con cui Evandro dell’Amico conclude la trilogia di memorie familiari recuperate dagli epistolari del padre Bruno e dello zio Evandro, soldati e prigionieri nella seconda guerra mondiale.

"Ancora una volta lo scrittore Evandro dell’Amico presenta in Consiglio regionale una pubblicazione di carattere storico che vuole essere anche un momento importante di riflessione per cui ringrazio l’autore, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e tutti coloro che hanno preso parte a questa iniziativa di grande importanza per il territorio di Massa Carrara e per tutta la Toscana – dichiara Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd - L’opera, frutto di un’attenta analisi di carattere storiografico e, al tempo stesso, basata su relazioni e affetti personali, vuole essere un monito del tempo presente. Un contributo alla formazione delle nuove generazioni per come descrive la guerra e ciò che esse determina".

"Il libro è una storia familiare che si intreccia con un territorio, le sue stragi e la sua lotta per la liberazione dal nazifascismo, e con la storia nazionale e internazionale – aggiunge –. Proprio per questo, collabora a rafforzare la memoria storica condivisa sui valori della pace e della convivenza".

"Sono felice che un’opera come questa sia stata presentata in Consiglio regionale, perché le istituzioni devono essere anche luogo di messaggi positivi, di speranza, per tutta la comunità – conclude infine Bugliani - Il libro ha principalmente questo scopo, per il carico di valori che racchiude e comunica. Il mio nome è mai più è un documento prezioso con cui attraverso la figura dell’omonimo zio Evandro dell’Amico, azionista cattolico, ci porta a riscoprire una serie di valori che mai come ora, in tempo di guerra, risultano attuali. Un invito alla pace e al rispetto del prossimo, dei popoli e della propria autonomia. In una parola: il rispetto dell’uomo". Il libro di Evandro Dell’Amico è insomma un vero e proprio invito alla pace e al rispetto del prossimo, dei popoli e della propria autonomia. In una parola: il rispetto dell’uomo. Questo affascinante viaggio ci porta a riscoprire una serie di valori che mai come ora, in tempo di guerra, risultano attuali.