
di Francesco Scolaro
Entro tre anni e mezzo al massimo Massa avrà una scuola tutta nuova al posto dell’attuale istituto professionale Barsanti di Poggioletto: la struttura sarà demolita e ricostruita da zero, moderna, verde e tecnologica, in linea con i principi dettati dalla Comunità Europea. La Provincia ha infatti fatto ‘cappotto’ e ottenuto quasi 11 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per realizzare un’opera di cui hanno bisogno l’istituto Ipsia e il territorio. La candidatura firmata dall’architetto Marina Tongiani, dirigente dell’amministrazione di Palazzo Ducale, presentata nello scorso mese di febbraio e relativa è stata ammessa ad un finanziamento pari a 10 milioni 982mila 400 euro. Unica Provincia in Toscana a essersi inserita nella graduatoria. Una notizia arrivata quasi a notte fonda, come raccontano in conferenza stampa il presidente Gianni Lorenzetti e la dirigente Tongiani, affiancati dalla dirigente scolastica Addolorata Langella e dal consigliere Stefano Alberti, dopo una raffica di telefonate e messaggi, dopo alcuni lunghi minuti di sconforto quando sembrava che il progetto fosse estato escluso. Poi l’urlo di gioia, la felicità di aver ottenuto le risorse. "È la dimostrazione di una squadra che lavora in maniera coesa: dai dipendenti, tecnici e amministrativi, fino al Consiglio provinciale – ha detto il presidente -. È comunque solo un primo risultato di una sfida che continua. Attendiamo risposte anche sugli altri progetti presentati e che riguardano le palestre delle scuole". L’edificio del Barsanti risale agli anni ‘50 datato quindi anche dal punto di vista della funzionalità rispetto a quelle che sono le esigenze di una scuola moderna. La Provincia l’aveva sottoposto negli ultimi anni ad un processo di verifica di vulnerabilità che aveva messo in evidenza la non economicità di un intervento di adeguamento: da qui la decisione di prevedere la demolizione e la ricostruzione dell’ala principale per andare a costruire un nuovo edificio attento all’efficientamento energetico nel rispetto delle più recenti normative per quanto riguarda il rispetto del principio di non recare danno all’ambiente. Spazi ampi declinati al benessere di insegnanti, lavoratori e studenti, risparmio energetico e confort ambientale, il benessere ottico-luminoso e visivo e, per finire quello acustico. Sotto il profilo tecnico, ora tocca al Ministero elaborare la progettazione preliminare che tornerà alla Provincia per quella definitiva ed esecutiva da approvare entro fine anno. Entro il 30 giugno 2023 la validazione dei progetti ed entro lo stesso anno l’aggiudicazione dell’appalto. Fine lavori entro il 31 marzo 2026.