Progetti hi-tech per aiutare il lavoro. Droni multispettrali, robot, tablet e una bolla con i libri e le piante

Bagnone, la rivoluzione dell’apprendimento al Pacinotti Belmesseri grazie a un maxi finanziamento. La preside Baracchini: "Obiettivo manualità digitale da declinare con le competenze della sostenibilità".

Progetti hi-tech per aiutare il lavoro. Droni multispettrali, robot, tablet e una bolla con i libri e le piante

Progetti hi-tech per aiutare il lavoro. Droni multispettrali, robot, tablet e una bolla con i libri e le piante

L’orizzonte della scuola è l’occupabilità e negli istituti tecnici e professionali scatta la corsa a progetti per ridurre la dispersione attraverso sperimentazioni e provvedimenti per passare dall’insegnamento trasmissivo all’apprendimento coinvolgente. Ora grazie al sostegno ai progetti educativi del Piano operativo nazionale e dei Pnrr sono arrivate importanti risorse. All’Istituto Pacinotti Belmesseri di Bagnone, scuola tecnico professionale che conta 10 indirizzi in 4 comuni diversi (Pontremoli, Villafranca Bagnone e Fivizzano), sono stati finanziati progetti per 1.200.000 euro. Una montagna di soldi che ha consentito di rinnovare laboratori, acquisire strumentazioni e il know how per costruire un sistema educativo che consente di acquisire elementi di flessibilità e fare fronte ai continui cambiamenti. Ma all’Istituto guidato dalla preside Lucia Baracchini con i soldi non hanno fatto solo la ’lista della spesa’. I docenti sono partiti da una visione per disegnare i processi mettendo poi i fondi disponibili al servizio dell’archetipo.

"E’ proprio così - spiega la dirigente scolastica - Il lavoro principale è stato sulle metodologie didattiche, l’organizzazione per approdare al digitale e alle tecnologie da padroneggiare nel futuro". Così al Pacinotti Belmesseri ora gli studenti utilizzano Ipad, droni multispettrali, robot, grow room, gps, scanner e stampanti 3D, software grafici. Ma anche trattori e strumenti di ultima generazione. Insomma una rivoluzione tecnologica all’insegna del coinvolgimento attivo. Ma useranno anche la vecchia radio per imparare a esprimersi correttamente in pubblico. La preside sottolinea che per innovare i laboratori le risorse sono state suddivise equamente per ciascuna sede dell’Istituto. "In tre sedi abbiamo insediato altrettante grow room - spiega - una sorta di bolla dove si possono coltivare piante e in cui abbiamo collocato anche libri. Ci sono pouf imbottiti in grado di accogliere fino a 4 studenti che possono andare in pausa e relazionarsi. Al Mat di Bagnone abbiamo aperto un nuovo laboratorio dove i ragazzi possono fare delle simulazioni di produzioni di energia elettrica e con le stampanti in 3 D e costruire oggetti utilizzando gli scarti. Stiamo cercando di arrivare a promuovere la manualità digitale con le competenze della sostenibilità". All’Alberghiero c’è anche una bella serra esterna con attrezzature per annaffiare le piante, poi una compostiera e sostituiti gli abbattitori, i forni, i frigoriferi. All’Agrario di Fivizzano sono acquisite delle strumentazioni importanti come due trattori e una sfogliatrice. "Ora abbiamo strumentazioni professionali di alto livello - prosegue Baracchini - Ciò vuol dire che queste scuole hanno la possibilità di essere all’altezza dei tempi ma anche di formare con la tecnologia dei laboratori nuove professionalità". Non solo mega acquisti che hanno rinnovato tutti i laboratori con nuovi cablaggi. Al Cat di Pontremoli è stato acquistato un gps col quale gli studenti possono fare i rilievi esterni, poi due banconi digitali per l’Odontotecnico che permettono la produzione digitale delle protesi e uno scanner 3 D per la grafica. L’Istituto ha 4 droni, due acquistati grazie al sostegno della Fondazione del Marmo di cui uno multispettrale per fare rilievi di tipo geologico e un altro per la fotogrammetria e ad esempio monitorare le frane.

Natalino Benacci