
Il giudice Ermanno De Mattia
di Alfredo Marchetti
Tutto rimandato all’11 dicembre a mezzogiorno e mezzo per sapere se gli imputati del processo Cermec saranno rinviati a giudizio o meno. Si tratta dell’ex amministratore unico Alessio Ciacci, difeso dalla legale Graziella Colaiacomo di Roma), Maurizio Morelli, difeso dai legali Sergio Menchini e Matteo D’Amico); Alessandra Dazzi difesa dal legale Giuseppe Brondi, Claudio Fiocchi difeso da Daniele Ratti e un altro dipendente che è stato archiviato.
I fatti risalgono al 2020-21 e l’attuale gestione è totalmente estranea alla vicenda: l’accusa mossa verso gli imputati è falso ideologico in concorso continuato. I fatti, come detto, alcuni anni fa, riguardano presunti corsi di formazione non conformi alle normative per ottenere crediti d’imposta. La Procura e la Guardia di Finanza avrebbero ipotizzato che i corsi non siano stati svolti, o comunque, non nel modo consentito per accedere al credito d’imposta, nonostante sia stato attestato, da parte dell’amministratore unico Ciacci, il corretto svolgimento.
Uno degli imputati, Fiocchi, ha chiesto l’abbreviato, ora si dovrà attendere se la richiesta verrà accettata dal prossimo giudice dell’udienza preliminare, perché il giudice Ermanno De Mattia ha rinviato tutto senza aprire il procedimento, poiché, in una sua eventuale presidenza del collegiale, sarebbe incompatibile.
Un’inchiesta della Guardia di Finanza su Cermec, sui crediti d’imposta legati a una presunta attività di formazione, che già nell’autunno del 2023 aveva portato le fiamme gialle nell’impianto e negli uffici di via Gotara.