Prima dona il sangue, poi si sposa

Jacopo al mattino era al centro trasfusionale, alla sera in chiesa a dire sì

Jacopo Cantoni (sul lettino) mentre dona il sangue insieme al medico e ad altri donatori

Jacopo Cantoni (sul lettino) mentre dona il sangue insieme al medico e ad altri donatori

Massa, 27 luglio 2019 - Ogni giorno è un giorno buono per donare. Anche quello del proprio matrimonio. Lo sa bene Jacopo Cantoni, 33 anni, originario di Monti, capogruppo della Fratres di Filattiera, che sabato scorso era a Pontremoli, al centro trasfusionale, a donare il sangue. Nel pomeriggio, a Carrara, il suo matrimonio con Katia Battistini, anche lei donatrice. Con gli altri amici volontari, era emozionato, non tanto per la donazione, visto che è abituato, ma per l’imminente cerimonia con la compagna. «Il mio gesto voleva essere simbolico – ha detto – voglio dimostrare che si può donare sempre, non esistono scuse e non esiste un giorno migliore di un altro. Per me è stata una giornata importante e ho deciso, in mattinata, di pensare agli altri. Anche perché dopo il viaggio di nozze dovrò aspettare diversi mesi prima di donare, quindi non potevo proprio rimandare questo appuntamento con la solidarietà». La sua donazione arriva in un momento difficile, in estate infatti la carenza di sangue si fa sentire. Con lui la presidente del gruppo Fratres di Filattiera Ilenia Zoppi.

«Jacopo è il nostro capogruppo - ha spiegato - e come tale coordina il numero delle donazioni, il sito internet, si è impegnato nel passare i dati del nostro gruppo dal cartaceo al digitale. Segue anche il gruppo, informando i volontari in merito alle donazioni straordinarie, o ai gruppi sanguigni di cui c’è carenza. E’ donatore da oltre dieci anni ed è importante per tutti noi». Non poteva mancare il sindaco di Filattiera Annalisa Folloni, anche lei parte attiva della Fratres.

«E’un ragazzo che si impegna molto - ha detto - e il segnale che ha lanciato è importante. E’ tradizione, tra i donatori, fare un regalo chi si sposa, in segno di condivisione della gioia di quel giorno. Una pianta è il regalo che scegliamo, simbolo di vita». C’erano poi altri donatori importanti come Luigi Grossi, ex presidente del gruppo, Federico Lucchetti, Giuseppe Fontana e ovviamente Alberto Albericci, presidente provinciale. «In questo periodo difficile - ha chiuso - Jacopo ha sentito la necessità di essere un esempio per gli altri, ha voluto dare un aiuto concreto. Essendo capogruppo è maggiormente motivato verso le buone azioni nei confronti del prossimo. Ha donato in una giornata tanto importante per la sua vita».