REDAZIONE MASSA CARRARA

Prende forma l’Osservatorio del Marmo

A Carrara nasce l'Osservatorio del marmo, progetto di collaborazione tra Comune, Camera di Commercio e Consorzio Zona industriale per analizzare l'impatto economico e industriale del settore lapideo. Finanziato con 60mila euro, l'accordo prevede studi e ricerche per valutare la filiera e potenzialmente stabilizzare l'organismo nel tempo.

Febbraio è il mese in cui prende corpo per davvero l’Osservatorio del marmo: il progetto, presentato sotto Natale, che mette insieme Comune di Carrara con Camera di Commercio Toscana Nord Ovest e Consorzio Zona industriale di Massa, dedicato appunto agli sviluppi economici e industriali del lapideo. Il Comune aveva varato l’accordo pochi giorni prima di Natale e in queste ore sono arrivate anche le firme della giunta camera della Camera di Commercio e del Consorzio Zia che di fatto concludono l’iter di approvazione a cui seguirà la costituzione di questo nuovo organismo di confronto e collaborazione finanziato con 60mila euro dallo stesso Comune. Accordo che resta in vigore per 12 mesi, rinnovabile per altri 12 alle stesse condizioni. Ma di che cosa stiamo parlando nel dettaglio? Di fatto è un ‘esperimento’ che punta a ottenere diversi risultati pratici per l’amministrazione comunale in primis. Si parte da una conoscenza approfondita del ’sistema marmo’ locale, cioè dell’intera filiera che comprende i comparti della escavazione, della lavorazione e della commercializzazione dei materiali lapidei ed al fine di misurarne l’impatto diretto, indiretto e indotto sul tessuto economico-sociale del territorio. Poi l’indicazione dei valori di mercato dei materiali da taglio, come definiti dal Regolamento per la riscossione, per la sua stessa applicazione.

Al termine delle attività, inoltre, Comune, Camera di Commercio e Consorzio, a seguito dei risultati prodotti dalle attività del suddetto Osservatorio del Marmo, decideranno, ognuna secondo i rispettivi ordinamenti e le rispettive convenienze, un eventuale ulteriore prolungamento delle attività, anche nella prospettiva di una definitiva stabilizzazione e strutturazione delle attività dell’Osservatorio del Marmo che quindi potrebbe diventare organismo stabile di analisi del settore. Il Comune presiede e coordina le attività dell’Osservatorio del Marmo, quindi convoca riunioni e incontri, indirizza le attività e le definisce nello specifico. Consorzio Zia e Camera di Commercio, dovranno elaborare studi e ricerche finalizzate, anche tramite incarichi esterni comprensivi di servizi tecnici e tecnologici, magari servendosi pure di centri e istituti di ricerca locali, regionali e nazionali come Irpet. Dei 60mila euro stanziati dal Comune, 15mila andranno al Consorzio Zia e 45mila alla Camera di Commercio per sostenere le spese per incarichi esterni, studio, ricerca, oltre ai costi del personale impiegato.