
PONTREMOLI
Quattro vescovi hanno pregato in piazza per la scomparsa del Coronavirus. L’Arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti ha presieduto il pontificale pomeridiano in onore della Madonna del Popolo, celebrato in piazza della Repubblica, con la partecipazione del vescovo di Volterra Alberto Silvani, del vescovo diocesano Giovanni Santucci e del vescovo emerito Eugenio Binini. Una ricorrenza storica molto sentita dalla popolazione pontremolese che ricorda il voto della comunità espresso nel 1622 per sconfiggere la pestilenza con la speranza della fede. Alla messa solenne all’aperto, che ha sostituito la tradizionale processione per le vie del centro, hanno partecipato molti sacerdoti. Oltre alla tradizionale folla di fedeli, per ognuno dei quali era stato stabilito un posto ( distanziato) erano presenti con il sindaco Lucia Baracchini, esponenti del consiglio comunale, il deputato Cosimo Ferri e una delegazione dell’Arma. Come vuole la tradizione ha consegnato nelle mani del vescovo Santucci l’offerta di 12 libbre di cera bianca in ricordo del voto. La messa ha visto la partecipazione della Corale Santa Cecilia e della Musica Cittadina di Pontremoli, che si è esibita dalla terrazza del palazzo comunale. Sono stati festeggiati anche i sacerdoti per gli anniversari di ordinazione: don Carmine Piccolo, don Alessandro Biancalani e Padre Andrea Graziosi (25°); padre Francesco Vanoli, don Giuseppe Giunta, don Guido Ceci ( 50°); don Franco Maccani, don Giuseppe Cipollini, don Roberto Turini, don Sergio Clemente Simoncelli, don Eugenio Borrotti (60°); don Siro Tovani (70°). E’ stato ricordato per mezzo secolo di servizio sacerdotale anche il vescovo Silvani.
La processione ritornerà il prossimo anno. E nel 2022 quando ricorreranno i 400 anni del voto in processione uscirà anche la statua lignea della Madonna del Popolo, che risale al Duecento. La scultura del Novecento è uscita dalla Cattedrale solo in 4 occasioni: nel 1922 in memoria del terzo centenario del voto, con Monsignor Fiorini c’erano anche il cardinal Pietro Maffi e il vescovo cappuccino di Comacchio Monsignor Menegazzi; nel 1937 per il congresso eucaristico indetto dal vescovo Sismondo; nel 1948 per la protezione alla città durante il conflitto mondiale e nel 1987 per ricordare i trecento anni della costruzione del Duomo. E poi eccezionalmente nel 2000 per il passaggio del Millennio.
Natalino Benacci