
"Potenziare il tratto ferroviario di costa"
Bisogna potenziare le tratte ferroviarie che da Roma arrivano a Genova perché il tratto di costa che va da Grosseto a Massa Carrara a oggi è troppo penalizzato. Le criticità dei collegamenti su rotaia che riguardano la nostra provincia tornano all’attenzione del Governo grazie all’interrogazione presentata alla VIII Commissione della Camera dal deputato di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi, e indirizzata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Rossi evidenzia che è "utile e imprescindibile, vista la situazione attuale, potenziare da parte di Trenitalia i servizi di collegamento ferroviario tra Roma e Genova e viceversa, così da migliorare il servizio esistente" per cittadini e turisti "istituendo ad esempio una ulteriore partenza pomeridiano-serale di un treno Frecciabianca da Roma verso Genova che vada oltre quella attuale delle ore 18:27, con un’altra che parta dalla capitale attorno alle 19:30, ma anche con ulteriori altre partenze di treni AV Frecciabianca da Genova verso Roma nell’arco della giornata, così da incrementare l’offerta da parte di quest’ultima".
E chiede al Ministro di adottare tutte le iniziative di competenza con Trenitalia per realizzare le proposte perché i collegamenti ferroviari oggi sono più che mai essenziali mentre quest’area di costa soffre ormai un arretramento decennale: "Risulta molto penalizzata per svariati motivi, tra tutti quello della frequenza del numero di treni Frecciabianca giornalieri che partono dalla Capitale per il capoluogo di regione ligure, toccando, in special modo nella parte relativa alla costa toscana che va da Grosseto a Massa Carrara, molti capoluoghi di provincia e cittadine importanti sia dal punto di vista economico che turistico, visto che l’orario giornaliero programmato per la partenza dell’ultimo treno Frecciabianca da Roma verso Genova è quello delle 18:27" incalza Rossi.
"Nel ‘Libro Bianco delle infrastrutture’ – prosegue –, redatto da Unioncamere Toscana nel 2022, viene evidenziato tra le priorità quella di colmare il gap infrastrutturale che colpirebbe la regione Toscana, in special modo nella parte costiera, con mancanza di infrastrutture adeguate per di più in una zona come quella appena evidenziata dove gravitano ben tre porti, Piombino, Livorno e Marina Carrara, che assieme, tanto per citare i numeri dello studio redatto da Unioncamere Toscana, portano un movimento annuo (dati 2021) di quasi 6 milioni di passeggeri".