
Gli impianti per le inalazioni sono pronti a funzionare
Massa, 16 febbraio 2019 - Finalmente aprono le Terme di Montelungo: le porte saranno aperte ufficialmente lunedì 15 aprile. Non sembra vero perché per 40 anni è stato un sogno a passo di lumaca. A dare il lieto annuncio è il dottor Lorenzo Ferrari, titolare di Terme di Montelungo srl che ha firmato una convenzione gestionale col Comune di Pontremoli. Ormai la gente non ci sperava nemmeno più...
«Abbiamo avuto una marea di problematiche dal punto di vista burocratico che hanno diluito i tempi in una maniera esagerata – spiega il medico – . Siamo riusciti ad espletare tutte disposizioni della normativa e apriremo dal 15 aprile. Abbiamo ottenuto l’autorizzazione dall’Asl che ci permette di erogare i servizi in regime convenzionale come tutte le altre terme in Toscana per quanto riguarda inalazioni, bagni e fangoterapia. Purtroppo abbiamo subito nel tempo atti vandalici alla struttura, che è difficile da tenere sotto controllo, ma sono già in corso i lavori di rispristino. Non si tratta di opere impegnative che comunque saranno espletate prima dell’apertura dell’impianto termale». Le Terme della Lunigiana (così è denominato l’impianto) partiranno con un direttore sanitario e tre operatrici addette all’erogazione delle prestazioni. «Una di questa l’abbiamo già individuata, per le altre due stiamo facendo colloqui di lavoro sul territorio - prosegue -. Chi ha bisogno di sottoporsi a trattamenti termali, può ottenere la prescrizione dal proprio medico di famiglia, con quella ricetta può accedere alle cure. Nell’impianto erano già stati installati moderni inalatori, poi ci sono altri locali per i bagni e i fanghi con le acque sulfuree».
Come vede le prospettive? « Sono ottimista per il futuro dei piccoli impianti termali. Il bacino d’utenza si allarga a tutta la Lunigiana, ma le nostre terme sono attrattive anche per il vicino territorio ligure, dove questi servizi non ci sono. Qui c’è la possibili di espletare cure importanti dal punto di vista della prevenzione. I riscontri dovrebbero essere positivi. Anche le indagini eseguite dicono che c’è aspettativa. La gestione sarà a carattere familiare e dovrebbe agevolare le prospettive di un buon esito del progetto che dovrebbe incontrare il favore della popolazione. Abbiamo avuto l’appoggio incondizionato del Comune con la presenza assidua di Jacopo Ferri che ha sempre sostenuto l’iniziativa e che ringrazio per la vicinanza». Le acque curative sono quelle sulfuree, invece quelle oligominerali della Fonte della Virtù appartengono al settore delle acque da imbottigliamento. « Queste le prenderemo in considerazione dopo il primo anno di funzionamento dell’impianto termale». Quali possibilità ci sono per ottenere dall’autostrada l’apertura del vecchio varco in uscita che è ancora esistente ? «Ne avevo parlato lo scorso anno con Anas, ma mi hanno risposto che per giustificare questa apertura occorrono numeri di traffico adeguati. Per noi sarebbe importante e può darsi che in futuro, se le Terme avranno successo, si possano creare queste condizioni. Devo dire però che la statale della Cisa non è trafficata ed è facilmente percorribile per arrivare a Montelungo: sono solo 9 km da Pontremoli. Credo che questa iniziativa può dare un segnale di ripresa per l’economia della montagna».