Ponte crollato, chi è il dirigente Anas che firmò la lettera del "Tutto a posto"

Vincenzo Marzi dialogò con l'amministrazione comunale di Aulla che lanciò l'allarme sull'infrastruttura

Vincenzo Marzi

Vincenzo Marzi

Aulla (Massa Carrara), 9 aprile 2020 - "Il viadotto non presenta la momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica". E' agosto del 2019. Vincenzo Marzi, allora capo compartimento Anas per la Toscana risponde così al Comune di Aulla, che con Comune e assessori aveva scritto proprio ad Anas chiedendo verifiche approfondite su un viadotto che loro ritenevano non sicuro.

Una lettera nella quale Anas si dice disposta a partecipare a eventuali tavoli tecnici. Otto mesi dopo quel viadotto è crollato. Laureato in ingegneria civile nel 1985, Marzi ha alle spalle una lunghissima carriera nel settore delle infrastrutture. Nel 1990 entra in Anas e ricopre ruoli in varie regioni. La sua permanenza nel compartimento della Toscana è stata breve.

Arrivato nella sede di Firenze il 3 giugno 2019, il 1 ottobre per lui c'è un altro incarico, ovvero quello di responsabile della struttura territoriale di Anas in Puglia. Tra i casi di cui si occupa in questi cinque mesi c'è appunto anche il ponte di Albiano Magra poi crollato. Il ruolo di primo piano in Anas di Marzi lo ha portato anche ad affrontare negli anni alcune vicende giudiziarie, dalle quali è uscito con la piena assoluzione.

In particolare, Marzi fu assolto dal processo per omicidio colposo su un incidente mortale in Calabria, avvenuto nel 2014 con la morte di una donna che finì contro il guard rail con la sua auto. Il processo fu per presunta omessa vigilanza sulla manutazione dell'infrastruttura. 

Nell'avvicendamento dell'ottobre 2019 alla guida del Compartimento della Toscana, Marzi viene sostituito da Stefano Liani, che fino al momento dell'arrivo a Firenze si era occupato del progetto di valutazione per la realizzazione e gestione dei collegamenti Ragusa-Catania e Orte-Mestre, come si legge nel curriculum sul sito dell'Anas.