
Se Atene piange, Sparta non ride. Questa è la situazione dell’emergenza medici: entro il più generale contesto di carenza di medici di medicina generale il dottor Aldo Vivaldi, medico pediatra ed assessore del comune di Aulla, nei giorni scorsi aveva fatto luce anche sull’emergenza pediatri. Cinque per tutto il territorio della Lunigiana, con un incarico provvisorio e due pensionamenti nei prossimi tre anni. Il dottor Vivaldi aveva anche proposto alcune idee, tra cui quella di dare incentivi ai medici per attirarli o trattenerli nelle aree marginali. Ma la direzione aziendale Asl, ha risposto all’altra ipotesi messa in campo da Vivaldi, quella su una rotazione minima dei medici ospedalieri sulla Lunigiana.
Nell’evidenziare che la carenza di personale medico è una problematica che investe più branche e riguarda anche il livello regionale e quello nazionale, la direzione aziendale Asl risponde così: "Nessun medico si sente comunque degradato a recarsi a Fivizzano e Pontremoli, tanto che i pediatri dell’ospedale Apuane vi si recano quotidianamente per garantire l’attività ambulatoriale, che integra l’importante lavoro, di altro tipo, svolto sul territorio".
Asl ammette poi che nonostante siano state messe in atto tutte le procedure possibili per assumere nuovi pediatri, non è ancora stato ottenuto il risultato sperato. "Si confida nello svolgimento del concorso, grazie al quale assumere professionisti da impiegare nei diversi territori. Inoltre, abbiamo attinto risorse anche dalle scuole di specializzazione delle Università di Siena e Pisa. Si può infatti affermare che nel settore materno-infantile ci sia da tempo una costante sinergia tra Università e reparti pediatrici".
Ed ancora, una strategia di emergenza: "In più abbiamo chiesto ai medici in pensione la conferma della loro disponibilità a coprire alcuni turni, senza dimenticare che continua la formazione pediatrica per i medici di pronto soccorso e la possibilità di attivare le consulenze urgenti attraverso la telemedicina". Misure eccezionali dagli esiti, però, ancora incerti: "Tutto questo – conclude Asl - ne siamo coscienti, ancora non basta ma sono e saranno sempre massimi l’attenzione e gli sforzi profusi per continuare a garantire i necessari servizi in ogni ambito territoriale, comprese ovviamente le aree interne come la Lunigiana".
Michela Carlotti