
Mascherine, gel igienizzante, distanze di sicurezza. Non sarà un esame di stato come quello degli anni passati per gli studenti lunigianesi, come del resto per gli studenti di tutta Italia. Questa mattina i primi candidati saranno interrogati, svolgendo solo la forma orale, dai loro professori e seguiti da un presidente di commissione esterno. La preoccupazione è tanta, soprattutto perché gli studenti non seguono lezioni frontali da tre mesi. E non sono stati di certo mesi facili. Gli esami, per quello che riguarda i tre licei statali: classico, scientifico e linguistico si svolgeranno tutti nel plesso di Villafranca, una scuola grande, su due piani, che garantisce ampi spazi per l’insediamento di tre commissioni. Tra i docenti impegnati negli esami, c’è Manuela Schiasselloni, del classico Leopardi di Aulla. "Tutte le norme di sicurezza saranno rispettate - commenta - potranno entrare un candidato alla volta con un accompagnatore, l’ingresso sarà da una parte e l’uscita dall’altra. I ragazzi dovranno avere la mascherina, usare il gel per disinfettare le mani, rispettare il distanziamento dai membri della commissione e anche tra loro. E’ stato anche sistemato il plexiglass davanti al candidato".
Entrando nel merito, la prova si svolgerà in diverse fasi. "Si comincerà con quella che prima era la seconda prova - aggiunge - cioè la disciplina caratterizzante l’indirizzo, nel nostro caso latino e greco. Poi i candidati discuteranno l’elaborato di italiano, seguiranno la parte del colloquio multidisciplinare, cittadinanza e Costituzione e per finire impressioni e lavori sul progetto di alternanza scuola lavoro. Massimo un’ora di tempo a candidato".
Insomma, gli studenti dovranno sostenere una prova importante. "Sono molto agitati - continua la docente - hanno la stessa paura dei ragazzi che hanno sostenuto l’esame negli anni passati, in più questa modalità è diversa e loro ne risentono. Speriamo che possano fare al meglio e rendere davvero per quello che hanno studiato negli ultimi mesi, che non sono stati affatto semplici. Molti di loro si sono impegnati tanto, da tre mesi non vedono noi insegnanti, la didattica a distanza ha funzionato, ma non è la stessa cosa di quella frontale". Ogni commissione sarà composta da sei insegnanti per classe e un presidente esterno, che si dividerà su due commissioni.
Monica Leoncini