"Più spiagge pubbliche sull’arenile Restituiamo al pubblico il Marino"

Legambiente chiede all’amministrazione maggiore fruzione del litorale a discapito delle aziende private

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Più spiagge libere, meno stabilimenti privati. "L’ex Marino diventi definitivamente pubblico". In un momento in cui il futuro degli arenili non solo apuani, ma dell’Italia intera, è in bilico, da Legambiente arriva una proposta per la nuova amministrazione. L’idea è semplice: aumentare la spiaggia libera a discapito degli stabilimenti privati. "In Italia – ricordano da Legambiente - è sempre più difficile trovare una spiaggia libera dove prendere il sole e trascorrere il proprio tempo libero. A pesare un mix di fattori: la crescita delle concessioni che hanno portato alla saturazione delle aree libere, l’aumento dell’erosione, l’inquinamento delle acque. In alcune Regioni come Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Campania troviamo poi dei veri e propri record a livello europeo, con quasi il 70% delle spiagge occupato da stabilimenti balneari. A Carrara, tale record è stato superato, confermando la costante privatizzazione, con circa l’85% di spiagge occupate e solo il 15% di spiagge libere, ponendoci in linea con Versilia e della Liguria, con l’aggravante che alcune delle nostre spiagge libere sono collocate in luoghi scarsamente appetibili per la balneazione. Si veda a tal riguardo il tratto tra la foce del Parmignola e la Fossa Maestra, spesso sottoposto a divieto di balneazione".

Da questa constatazione il cigno verde parte per proporre una inversione di marcia alla nuova giunta di Serena Arrighi. "Sebbene l’approvazione del decreto legge concorrenza, che pone finalmente termine alla proroga infinita delle concessioni balneari fissandone l’obbligo di messa a gara dal primo gennaio 2024 costituisca un’importante novità, sono ancora molti gli ostacoli da superare per garantire una gestione delle coste attenta anche alle questioni ambientali e sociali. Per quanto riguarda Carrara – proseguono gli ambientalisti - l’amministrazione comunale potrebbe non mettere a gara tutte le concessioni attualmente presenti, ridisegnando un nuovo piano dell’arenile riperimetrando le aree delle future concessioni ed aumentando la percentuale di spiagge libere. Nel frattempo si potrebbe destinare definitivamente a spiaggia libera l’area della ex bagno Marino. Sono pochi metri di arenile, ma molto preziosi e di pregio. In questi giorni tale spicchio di spiaggia è frequentato da molte persone, a riprova della fame di arenile da parte della popolazione. Se poi verrà confermata nei vari livelli di giudizio la decadenza definitiva della concessione per i precedenti concessionari, il Comune potrebbe dare un segnale di equità oltreché di intelligenza, destinando alla libera fruizione questa porzione di spiaggia, ricreando le dune ed eliminando le varie strutture che impermeabilizzano i suoli".