Più lavoro ma è ‘povero’ "Aumentano i precari" Appello dei sindacati per stabilizzare il turismo

Contratti stagionali, orari non inseriti in busta paga, nero, salari bassi "Serve occupazione stabile e di qualità. Bisogna destagionalizzare".

Più lavoro ma è ‘povero’  "Aumentano i precari"  Appello dei sindacati  per stabilizzare il turismo

Più lavoro ma è ‘povero’ "Aumentano i precari" Appello dei sindacati per stabilizzare il turismo

Sono grandi numeri quelli che emergono dal rapporto della Camera di Commercio sui previsti inserimenti nel territorio apuano da luglio a settembre. Statistiche che evidenziano la forte ripresa del settore turistico legata però, come sempre, alla piena stagionalità. Ma non basta per poter considerare il turismo a Massa Carrara come portatore di un vero rilancio economico e sociale. Per fargli dare qualcosa in più la parola d’ordine è: destagionalizzare. Ne sono certi i sindacati. "Stiamo parlando di lavoro povero – spiega Nicola Del Vecchio, segretario della Cgil –. L’occupazione è sempre più precaria: vanno in pensione i tempi indeterminati e vengono assunti giovani con contratti a termine. L’inflazione erode i salari, il manifatturiero è in crisi nel contesto regionale, mentre il ridimensionamento del Pnrr produrrebbe effetti pesantissimi su economia e occupazione regionale. Per quando riguarda il settore turistico poi non si parli solo di mancanza di professionalità, perché spesso siamo di fronte a condizioni di lavoro inadeguate alle aspettative e non rispettose delle prerogative contrattuali. Tra qualche settimana i nostri uffici saranno pieni di lavoratori che verranno a presentare la domanda di disoccupazione, nel farlo ci accorgeremo che spesso il loro lavoro era caratterizzato da contratti non conformi alla reale prestazione lavorativa svolta e in molti casi ci si trova di fronte a situazioni di lavoro nero, con un contratto che non rispecchia le ore lavorate. Dovremmo anche parlare di qualità del lavoro e di giusta retribuzione".

"E’ di certo positiva la ripresa del settore turistico dopo la pandemia – prosegue Franco Borghini, segretario Uil area nord Toscana –, che riesce a registrare anche una crescita superiore alle attese. Tuttavia restano troppe zone d’ombra: da un lato parliamo di contratti di lavoro precari, che durano il tempo di una stagione o anche meno, con tante incongruità come gli orari non inseriti in busta paga, il ‘nero’ e sommerso che non si riesce a cancellare. Non esultiamo oggi per piangere a ottobre, quando ci saranno centinaia di vertenze da risolvere. La provincia di Massa Carrara ha bisogno di lavoro di qualità e stabile, lavoro sicuro che ancora manca in troppi settori se pensiamo alle ondate di caldo con operai che si trovano in condizioni disumane, con temperature folli sui tetti o in cava. Capiamo che il turismo vive di stagionalità ma allora la sfida deve mettere insieme tutti i portatori di interesse: destagionalizzare, allungare la stagione estiva, per coprire almeno 8 o 9 mesi all’anno, con contratti collettivi nazionali siglati dalle principali sigle sindacali".

Sono dati ‘buoni’, secondo il segretario della Cisl, Andrea Figaia: "Per quanto riguarda i dati degli stagionali, gli operatori prevedono una maggiore propensione ad assumere e sono previsioni più alte rispetto al passato. Qua, si è sempre detto, alberga la cassa integrazione al nero. Di sicuro si tratterà di assunzioni a tempo determinato e part time verticale molto molto ‘povero’, però è un primo passo avanti. Le altre assunzioni, se riferite a industria ed edilizia, sono una evidenza di una certa stabilizzazione del mercato. Anche qui è molto importante capire quanto c’è di precariato legale. Bisogna verificare quindi i tempi determinati, eventualmente farli diventare più strutturati almeno su 30 ore settimanali, legarli alla Naspi e ad alcuni mesi di formazione post stagione".

Francesco Scolaro