Pieruccini: "No al progetto ’stazione di posta’ nel quartiere di Avenza"

Il segretario provinciale della Lega critica la vicesindaca di Carrara per presunte informazioni errate sul progetto della stazione di posta ad Avenza, sottolineando la priorità della sicurezza e esprimendo preoccupazione sull'eventuale concentrazione di emarginati nella zona.

Pieruccini: "No al progetto ’stazione di posta’ nel quartiere di Avenza"

Pieruccini preme sul fatto che si potrebbero creare situazioni del genere nel cuore del centro avenzino

"Il progetto ‘stazione di posta’ è stato vanificato dalla vicesindaca Roberta Crudeli che, consapevolmente, ha dato informazioni e dati che non corrispondono". Netta la posizione del segretario provinciale della Lega Nicola Pieruccini sulla situazione di Avenza in tema sicurezza. "Pensiamo agli attacchi di razzismo contro la Lega da parte della Arrighi – commenta Pieruccini - che non ha investito un euro nel sistema di videosorveglianza, nei pattugliamenti a piedi della polizia locale, nel controllo di vicinato, nel coordinamento con le forze dell’ordine e prefettura. Sulla sicurezza di Avenza la Lega è sempre stata in prima fila e pretende che la vicesindaca dica la verità. Sulla stazione di posta o il sito ufficiale del Comune fornisce informazioni non corrette, oppure la Crudeli vuol fare intendere una verità che fa comodo all’amministrazione".

"La stazione di posta è un luogo fisico nel quale le persone trovano vari servizi – prosegue il segretario della Lega - e dove sarà possibile, per i soggetti interessati, prendere la residenza, in modo da poter accedere ai servizi sia sociali che sanitari del territorio. Per questo il Comune ha individuato quale luogo dove realizzare tale servizio, un immobile di proprietà sito ad Avenza in via Toniolo, il quale sarà oggetto di lavori di ristrutturazione al fine di renderlo adatto alla funzione".

"Ci chiediamo – va avanti Pieruccini – cosa c’entri portare al centro di Avenza altri emarginati che addirittura potrebbero arrivare da altre zone in treno e prendere la residenza. Solo un politico che non conosce la realtà del suo territorio può fare investimenti sulle persone senza fissa dimora nel ‘ghetto avenzino’".