REDAZIONE MASSA CARRARA

Pefana di Montignoso, 50 anni di storia

Un volume raccoglie tutti i canti e le immagini della festa. Il sindaco: "E’ un tratto della nostra identità che lega generazioni"

Cinquant’anni di ’Pefana’ montignosina racchiusi in un libro. Una storia che abbraccia generazioni, tradizioni, folklore e che quest’anno tornerà ad essere la festa che tutti conoscono, quella per eccellenza del Comune di Montignoso. Il volume intitolato ’Pefana de Muntignoso’ è stato presentato ieri a Villa Schiff dal suo promotore Alfio Poggi accanto al sindaco Gianni Lorenzetti, alla assessora Eleonora Petracci e ad alcune comparse con le celebri maschere, bastoni e campanacci. "Sono cinquanta anni che raccontano tutte le canzoni dei menestrelli, i canti più antichi e quelli che sono stati realizzati nel tempo per raccogliere il valore e l’identità montignosina – spiega Alfio Poggi del Gruppo Folkloristico Montignoso – un riconoscimento dovuto agli autori, ai musicisti e a tutti coloro che hanno partecipato mascherandosi, a chi ha realizzato i costumi, a chi ha dedicato il proprio tempo insegnando ai ragazzi e ai bambini le canzoni".

"Quando pensiamo alla Pefana pensiamo immediatamente a uno dei tratti indistinguibili della nostra storia e della nostra tradizione – ha detto il sindaco Gianni Lorenzetti – quello della festa e soprattutto dell’attesa è un ricordo che ognuno di noi porta con sé con divertimento e, perché no, un po’ di sana malinconia per tempi andati e trascorsi in compagnia. Mantenere vive le tradizioni di una comunità significa continuare ad alimentarne la cultura, l’identità la voglia di crescere e trasformarsi ma rimanendo ancorato alle radici che ci contraddistinguono. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo stupendo libro di memorie e possiamo dirlo, di storia cittadina".

"Abbiamo voluto realizzare la pubblicazione di questo volume perché abbiamo sempre creduto nel valore delle nostre tradizioni – spiega l’assessore Petracci – in questi anni, nonostante la terribile pagina di vuoto e restrizioni che ci ha lasciato e continua a causare il Covid, abbiamo mantenuto vivo il ricordo della festa cercando di recuperarla come veniva svolta anticamente, cercando nuove forme di condivisione, aggregazione e divertimento. Dopo una pausa lunga due anni, in cui la Pefana non ha mai smesso di essere festeggiata seppur con limitazioni, oggi vogliamo dedicare un documento da tramandare alle nuove generazioni perché la Pefàna di Montignoso non smetta mai di esistere, è una tradizione che lega le generazioni". Circa una settantina di pagine in cui si raccolgono i canti e le musiche, e ancora, foto dei gruppi e delle memorie ’storiche’ della festa. "Abbiamo voluto dedicare il libro a Giuseppe Vietina detto Battaglìn – continua Poggi – che ci ha lasciato un anno fa ancora troppo giovane. Un grande musicista della fisarmonica, e ancora ricordiamo Alberto Maghelli, Lorenzo Guidi, ma come ho scritto alla fine del libro ringrazio tutti, tutti coloro che mi hanno aiutato e tutti quelli che mi sono scordato di ricordare".

Una storia, quella della Pefana di Montignoso, che inizia nel 1926 con varie pause dettate dal fascismo e dal dopoguerra, per poi riprendere negli anni ‘70 con qualche interruzione fino al 1974 data che si lega alla storia del Gruppo Folkloristico di Montignoso attivo fino ad oggi. L’incontro si è svolto con intermezzi di canti tipici della Pefana. Bella anche la commozione dei partecipanti alla manifestazione che hanno espresso con lacrime e risate cosa significa essere parte integrante di una comunità che porta avanti le proprie tradizioni con fierezza, orgoglio e gioia.

Margherita Badiali