
’Pasticciaccio alle cave’ Il Gadda dimenticato ‘Scoop’ di Castronuovo svelato in Accademia
Il pasticciaccio delle cave. Nell’agosto del 1934, Carlo Emilio Gadda fu alle cave e scrisse un articolo sulla spettacolare esplosione di una mina a Ravaccione. L’articolo per tutti questi anni era sfuggito agli studiosi ed è stato ritrovato da Antonio Castronuovo che oggi alle 15,30 lo presenta in Accademia. “Carlo Emilio Gadda a Carrara, tra marmi e scritti dispersi” è il tema dell’incontro cui interverrà il direttore dell’Accademia Luciano Massari, con Francesca Nepori, direttrice dell’Archivio di Stato di Massa che spiegherà l’importanza del ritrovamento dal punto di vista storico locale.
La giornata è stata organizzata dal professore Gerardo De Simone con la collaborazione degli studenti di grafica e di regia dell’Accademia che cureranno
la proiezione del video storico della varata avvenuta l’11 agosto del 1934 e a cui assistette il giovane Carlo Emilio Gadda con molti ospiti fra cui Filippo Tommaso Marinetti. L’articolo fu pubblicato da Gadda qualche giorno dopo nella rivista milanese l’Ambrosiano. Nel 1935 Adolfo Angeli, allora direttore dell’Accademia delle belle arti di Carrara, pubblica con la casa editrice Bassani ’Sinfonia del marmo’ recuperando tutti gli articoli scritti in occasione della prima mostra celebrativa sul marmo avvenuta a Carrara l’anno precedente.
Gadda fu romanziere ma anche pubblicista e scrisse articoli raccolti in varie recenti edizioni (Garzanti e Adelphi). Eppure un articolo era sfuggito agli studiosi: individuato da Antonio Castronuovo, è stato pubblicato dall’editrice milanese De Piante col titolo ’Assalto con mine alla montagna’. Redatto nell’agosto 1934, l’articolo descrive la spettacolare esplosione di una mina alle cave di marmo di Ravaccione. Il ritrovamento è stato una sorta di ‘giallo’: disperso all’interno del citato volume, lo scritto è praticamente scomparso, anche per la rarità del volume, che quasi nessuno ha sfogliato negli ultimi decenni.
Castronuovo narrerà la vicenda del ritrovamento e il contenuto dello scritto, portando anche attenzione sul “trittico marmoreo” di Gadda: serie di articoli dedicati alla cultura delle cave.
Antonio Castronuovo con questo importante ritrovamento non soltanto arricchisce la bibliografia di Gadda di un tassello sconosciuto agli esperti ma documenta l’amore che Gadda ha nutrito per il duro lavoro svolto nelle cave di marmo di Carrara e la fascinazione per le nostre Apuane.
Antonio Castronuovo è saggista, traduttore, direttore di collane editoriali e ricercatore di testi perduti o trascurati. Il suo ultimo libro è Dizionario del bibliomane (Sellerio); collabora con tutte le riviste italiane di bibliofilia ed è nel direttivo dell’Aldus Club di Milano. Ha ricevuto nel 2022 il Premio Nazionale per la Traduzione del ministero della Cultura per le traduzioni dal francese. Ha scoperto vari documenti letterari, tra cui nel 2002 una lettera di Dino Campana e di recente l’articolo di Gadda.
Cristina Lorenzi