
Parco Alpi Apuane, summit regionale. La Commissione illustra il Piano integrato
MASSA CARRARA
Il nuovo corso del Parco delle Alpi Apuane sotto guida del presidente Andrea Tagliasacchi, del territorio lucchese, inizia sotto il segno del marmo con la politica regionale, e in particolare i consiglieri di tutti gli schieramenti che vanno dal Partito democratico a Fratelli d’Italia, pronti a sostenere una revisione dell’attuale bozza del Piano integrato per declinarlo a favore delle imprese del lapideo.
Si prospetta una fine ingloriosa per le battaglie ambientaliste, un po’ come accaduto con il Pit o Piano paesaggistico dell’allora assessora regionale Marson, rivisto in tutte quelle parti troppo ‘stringenti’ per l’escavazione, a seguito della defenestrazione della stessa assessora. D’altronde quel Piano integrato era stato approvato a maggioranza dalla Comunità del Parco fra molti mugugni dei sindaci componenti e tanti rimbrotti. Molti volevano una revisione e quanto è stato il momento di nominare il nuovo presidente al posto dell’uscente Alberto Putamorsi sono stati proprio gli stessi sindaci a muovere le pedine e ‘scegliersi’ la figura da mettere al vertice del Parco. Il primo atto del nuovo corso è lampante e si è visto subito nella giornata del 15 novembre quando addirittura la quarta commissione consiliare della Regione Toscana, guidata da Lucia De Robertis (Pd), si è riunita al Parco regionale delle Alpi Apuane, per l’illustrazione del Piano integrato e l’approvazione del bilancio di esercizio 2022 dell’Ente. Presenti il vicepresidente Alessandro Capecchi (FdI), il vicepresidente segretario Cristiano Benucci (Pd), insieme ai componenti Riccardo Massimiliano Baldini (Lega), Francesco Gazzetti (Pd), Marco Landi (Lega) e Fausto Merlotti (Pd), sono intervenuti anche i consiglieri regionali del territorio Valentina Mercanti (Pd) e Mario Puppa (Pd).
"Noi siamo qua per conoscere e per ascoltare; dopo questo primo incontro, dedicato all’illustrazione dell’atto, seguirà una fase di consultazioni e audizioni, per passare quindi all’adozione in Consiglio regionale", ha sottolineato De Robertis. Ed in tale contesto il responsabile tecnico del Parco, Raffaello Puccini, ha illustrato il Piano integrato, partendo dalle peculiarità delle Alpi Apuane, per soffermarsi sull’iter di formazione e quindi sui contenuti. Fra i numeri ‘preoccupanti’ per il lapideo l’aumento del 10 per cento le aree protette e la contrazione del 56 per cento le aree contigue di cava. E l’appello uscito dalla bocca del vicepresidente della comunità e sindaco di Municciano, Nicola Poli, era quasi un tappeto rosso steso per le imprese del marmo: "Salviamolo e recuperiamo le attività estrattive, che hanno una ricaduta economica sul territorio" con la chiusura di De Robertis: "Questa prima occasione ci ha permesso di sintonizzarci e di poter lavorare per una mediazione che guardi allo sviluppo del territorio". Il presidente Tagliasacchi ha concluso: "Un Parco è vivo se c’è un patto con i cittadini; e più si valorizza quanto è stato fatto e più semplice è fare opera di mediazione, in un conteste storico particolare, dove la centralità delle politiche ambientali passa da questi luoghi".