
Le Alpi Apuane sono uno scrigno preziosissimo di diversità, soprattutto per quanto riguarda la flora. Le chiamano infatti il Giardino d’Europa perché qua si trova circa il 30% delle specie di piante presenti in Italia, non ci sono luoghi come questo dove c’è tanta diversità concentrata in così pochi chilometri quadrati. A Massa si trova poi una ‘terrazza’ speciale che si affaccia su questo giardino: è l’orto botanico Pellegrini-Ansaldi di Pian della Fioba. Una delle eccellenze ambientali del territorio, come ha ricordato il perito agrario Vito Vergani, che sorge a ben 900 metri di altezza e al cui interno conserva una ricchezza davvero rara e speciale. "Ci sono circa 500 specie diverse all’orto – spiega Andrea Ribolini, presidente dell’associazione Aquilegia che gestisce la struttura di proprietà del Comune di Massa –, la maggior parte sono caratteristiche degli ambienti elevati tipici delle Apuane, ma si trovano anche molte specie endemiche e alcune esclusive, altre rare che necessitano di particolari misure di conservazione. Poi oltre una ventina di specie di orchidee spontanee".
Una terrazza con vista privilegiata da un lato sulla corona delle Apuane, dall’altro sulla città e la costa che va dall’alto Mar Tirreno al Mar Ligure. Così unica e speciale da diventare in zona una delle mete preferite dei turisti, con le recensioni migliori pure su TripAdvisor. Una bellezza su cui scommettere.
E infatti nel futuro dell’Orto botanico potrebbe esserci pure il Parco delle Alpi Apuane che potrebbe entrare come socio o partner nella gestione, così da poter investire ancora nella struttura in maniera diretta, senza bandi o vie traverse, assieme al Comune di Massa che resta comunque il proprietario. "Al momento – conferma l’assessore ai lavori pubblici, Marco Guidi – abbiamo prorogato fino al 31 dicembre la gestione, che era scaduta a fine anno, all’associazione Aquilegia. La volontà è di implementare e sfruttare sempre più l’orto anche sotto il profilo turistico visto che negli ultimi mesi se ne sono interessate anche le tv nazionali. La proroga nasce anche dall’idea di avviare un percorso per coinvolgere il Parco come soggetto investitore. Ci sono tanti lavori da fare e alcuni li ha proprio realizzati Aquilegia in questi giorni, finanziati dal Parco tramite un bando a cui abbiamo partecipato in partenariato come Comune".
Lavori di manutenzione e ripristino, gestione e tutela della flora per più sicurezza e pure dare un nuovo look: nuove staccionate per raggiungere la vetta, antiruggine, rifacimento della passerella, cura delle collezioni botaniche. E poi da un paio di anni c’è pure un’arnia didattica per le scuole che vanno in visita. In attesa che l’emergenza passi e che si possano riaprire le porte a cittadini e turisti.
Francesco Scolaro