
Open day da tutto esaurito alla Pubblica assistenza
Tutto esaurito per l’open day gratuito negli ambulatori della Pubblica assistenza di Marina di Carrara. Lo scorso sabato a farsi visitare dagli specialisti del centro medico si sono presentati in cinquanta. A visitare i pazienti nell’ambito di questa giornata dedicata alla prevenzione c’erano il dermatologo Mario Simoncini, l’ecografista Roberta Russo e il geriatra Elio Mencarini, che in sole quattro ore hanno controllato quarantasette pazienti.
"I nostri medici si sono fermati oltre l’orario previsto per poter visitare tutti i pazienti in attesa – spiega il direttore sanitario degli ambulatori Rigoletta Vincenti –. Nessuno è stato rimandato indietro, anche se una ventina di persone sono arrivate senza prenotazione. Abbiamo ricevuto via social messaggi di ringraziamento e questo ci ha toccato perché la salute dovrebbe essere un diritto garantito, anche per chi non può permettersi i costi di una visita privata. È chiaro che in questo momento c’è un problema di accesso al servizio sanitario pubblico, i tempi Asl sono troppo lunghi rispetto alla domanda crescente di prestazioni mediche". Questi i numeri degli accertamenti dello screening gratuito nel dettaglio: 25 visite dermatologiche, 4 geriatriche e 18 ecografie. Il paziente più anziano che è stato vistato aveva 90 anni, la più giovane di 14. "Il bisogno di cura non è una questione anagrafica –conclude la dottoressa Vincenti – ma rischia di diventare un problema sociale perché non tutti possono rivolgersi al privato. Le nostre porte aperte rappresentano un tentativo di garantire i controlli necessari anche alle famiglie che attraversano un periodo di difficoltà dal punto di vista economico". Ma non è tutto, la Pubblica ha già in programma altre giornate dedicate alla diagnosi precoce. "Vorremmo organizzare un calendario di appuntamenti, anche tematici, per rendere sempre più trasversale la tutela della salute –aggiunge il presidente della Pubblica assistenza Fabrizio Giromella –. La nostra associazione non ha fini di lucro e l’obiettivo resta quello di essere utili alla comunità. I servizi a pagamento degli ambulatori, nella quota che ci compete, sono per noi una forma di autofinanziamento. È importante che i cittadini lo sappiano".