
Una cerimonia per tributare l’ultimo saluto a Nakir Noureddine, 51enne di origini marocchine ucciso sulla spiaggia a poca distanza da piazza Bad Kissingen lo scorso 27 ottobre. E’ andata in scena ieri alla moschea di Pisa, organizzata dalla comunità, prima che la salma venisse imbarcata all’aeroporto di Bologna su un aereo diretto a Casablanca, in Marocco.
E’ qui che infatti vivono alcuni componenti della sua famiglia ed è qui che riposerà. Intanto si stringe il cerchio attorno al killer del 51enne, che era stato trovato in fin di vita da un connazionale – era stato lui a chiamare il 118 – nella notte tra il 26 e il 27 ottobre. L’uomo che ha dato l’allarme, suo connazionale, è stato sentito quella notte dal pm di turno, il sostituto procuratore dottoressa Giulia Giancola, intervenuta sul posto.
All’arrivo sulla spiaggia sferzata dal vento gli inquirenti avevano verificato come il cadavere presentasse visibili ferite da arma da taglio, all’interno della coscia sinistra. A ucciderlo, come è emerso fin dai primi accertamenti, è stata proprio una coltellata, che gli aveva reciso l’arteria femorale. Tre giorni dopo, il medico legale ha poi eseguito l’autopsia sul corpo. Gli inquirenti cercano l’assassino in ambienti vicini alla vittima ma il cerchio adesso si stringe: sono stati infatti individuati dei sospetti ed è probabile che Nakir Noureddine conoscesse il suo aguzzino. Da subito non è stata esclusa nessuna pista, compresa quella del regolamento di conti tra stranieri. La procura, intanto, indaga per omicidio volontario.
Alcuni giorni dopo l’omicidio, gli uomini della squadra mobile sono tornati alla spiaggia e hanno trovato un coltello da cucina
di circa 30 centimetri di lunghezza in un cespuglio abbandonato in piazza Bad Kissingen a Marina. L’arma bianca è stata messa subito a disposizione dell’autorità giudiziaria, portata
ai laboratori della scientifica per gli esami di rito. Nakir Noureddine viveva in un rifugio di fortuna adagiato sull’arenile da qualche tempo. Un luogo isolato, inghiottito dal buio. Un punto della spiaggia invisibile, come invisibili sono i molti che vi trovano riparo.