
Omaggio a De Gasperi Convegno di studi e monumento in piazza
Sabato Massa rende omaggio ad Alcide De Gasperi. Alle 10 al Teatro Guglielmi è in porgramma un convegno nazionale del Centro studi ’Alcide De Gasperi’. Relatore l’onorevole Carlo Giovanardi. Interverranno il sindaco Francesco Persiani, il vescovo Mario Vaccari e il presidente del Centro studi Luciano Faenzi. Alle 12.30 sarà inaugurato il monumento intitolato a De Gasperi realizzato dall’artista-architetto Alessandro Giorgi nella piazza omonima. Tra i fondatori e decano del Centro studi figura Liliano Mandorli.
Mandorli, chi era De Gasperi?
"Un uomo, un intellettuale, un credente; un innamorato della vita, della natura e degli esseri umani; un protagonista accettato e riconosciuto. Capo del gruppo parlamentare del Partito popolare nel 1919, ne diventa segretario dopo la rinuncia di don Luigi Sturzo. Sospettato e avversato dal fascismo, subisce incarcerazione negli anni Trenta. È protagonista ancora dopo il 1942 per raccogliere vecchi amici del Partito popolare e nuove leve per il nuovo partito della Democrazia Cristiana, di cui ha suggerito il nome e ne scrive il programma".
Quali sono state le sue caratteristiche politiche nella Dc?
"Segretario di un ’partito di centro che guarda a sinistra’ è la sua definizione. Dentro il partito è seguito da tutti ma non da tutti amato. Le sue scelte della collocazione del Paese nell’area occidentale e per la costruzione dell’unità europea incontrano incertezze e riserve. La proposta della legge elettorale maggioritaria viene criticata e qualcuno si defila. Mi trovavo a Roma, a una riunione del partito nel 1953 quando il Parlamento approvò quella legge. La mancata maggioranza del 50% più uno alle elezioni del 1953 fu dovuto anche al defilarsi di alcuni e l’attesa di qualche impaziente a sostituirlo".
Quale l’attività politica del suo governo nella ricostruzione del Paese Italia?
"Il più grande merito è stata la ricostruzione morale del Paese che deve a De Gasperi il suo onesto e più importante contributo. Il popolo lo sentì e l’approvò e gli dimostrò la sua riconoscenza al suo inaspettato decesso a Sella di Valsugana l’estate del 1954".
Quale ruolo ha svolto nella formazione della comunità europea?
"Dopo le due guerre si fortifica in lui la convinzione che unico rimedio è quello dell’intesa tra gli stati d’Europa. Ne diventò uno dei protagonisti, promotore del primo organismo soprastatale della Comunità del Carbone e dell’Acciaio".
Cosa rimane dell’insegnamento degasperiano?
"Poco. Né potrebbe essere altrimenti, dentro una società liquida come l’attuale. È carente la coscienza delle tragedie sociali. Occorrerebbero illuminanti lezioni di storia, la pazienza di ascoltarle e la volontà di farne tesoro".
Angela Maria Fruzzetti